CANBERRA - La distinzione va trovata nelle due parole inglesi, heirs e hairs, simili nella pronuncia e differenti nel significato.

L’affermazione è stata fatta dopo che Thorpe è stata accusata di aver violato il suo giuramento alla monarchia, quando lunedì scorso aveva urlato in faccia a Carlo III “Non sei il nostro re”.

Ospite di ABC Radio, la senatrice aborigena ha spiegato che non ha mai giurato fedeltà a Carlo, ma solo ai “peli” (hairs) della regina.

“Ho giurato fedeltà ai peli della regina, se si ascolta bene. Non era ai suoi ’eredi’, era ai suoi ’peli’”.

La senatrice aveva pronunciato il giuramento nel 2022, quando Elisabetta II era ancora sul trono.

Durante la cerimonia, Thorpe aveva sollevato il pugno nel caratteristico saluto del Black Power, definendo la regina una “colonizzatrice” e costringendo la presidente del Senato, Sue Lines, a farle ripetere il giuramento. Nella seconda versione, pronunciata con tono sarcastico, sembrava effettivamente aver detto “hairs” al posto di “heirs”.

Sotterfugio a parte, Thorpe ha firmato un giuramento scritto che specifica chiaramente la fedeltà agli “eredi”. Le sue recenti azioni, compreso l’attacco verbale a Carlo III e a Camilla durante la loro visita in Australia, hanno suscitato polemiche e richieste di dimissioni.

Lunedì, Thorpe aveva urlato: "Restituiteci ciò che ci avete rubato: le nostre ossa, i nostri teschi, il nostro popolo. Avete distrutto la nostra terra. Vogliamo un trattato in questo paese”.

Nonostante le crescenti pressioni, tra le quali si distinguono quelle del leader dell’opposizione Peter Dutton, Thorpe non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda.

Questa mattina, Thorpe è tornata su quanto affermato sostenendo che l'errore di pronuncia non era stato intenzionale.