TORINO - “Sono tifosissimo del Napoli, odio la Juventus”, è una frase pronunciata nel 2019 da Ciro Santoriello, uno dei pm che ha portato avanti l’inchiesta sui presunti falsi in bilancio della Juventus durante la presidenza di Andrea Agnelli e che alla squadra guidata in panchina da Massimiliano Allegri è costata 15 punti di penalizzazione nel campionato in corso.
Una frase che ha sollevato un nuovo polverone e ha scatenato la rabbia dei tifosi juventini, una volta di più convinti dell’accanimento che c’è stato nei confronti del club della Continassa e del fatto che chi prenda determinate decisioni lo faccia anche con la sciarpa al collo. Leggendo le reazioni sul web dei tifosi si evince come molti di loro reputino questa situazione in linea con quanto avvenne con Calciopoli nel 2006, mossa soprattutto da un persistente odio verso la Vecchia Signora.
Da parte della società guidata oggi dal presidente Gianluca Ferrero, al momento, nessuna reazione che invece c’è stata da parte di Andrea Abodi, attuale ministro per lo Sport e i giovani ed ex presidente delle Lega Serie B e consigliere della Federcalcio: “Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui”, ha scritto in un tweet.
Quella frase estrapolata dal discorso di Santoriello risale al 2019 quando, intervenuto a una tavola rotonda dal tema “Il modello organizzativo e le società calcistiche: la prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e giustizia sportiva”, il pm scherzando disse: “Basta che non si tifi Juventus” e proseguendo nel suo intervento spiegò quell’”Odio la Juventus” dicendo: “Come tifoso è importante il Napoli, come pubblico ministero sono anti-juventino, cioè contro i latrocini in campo e mi è toccato scrivere l’archiviazione” con riferimento ad Andrea Agnelli e altri quattro indagati. Un odio che, a quanto pare secondo il parere di molti illustri tifosi e non, è risultato determinante per mettere con le spalle al muro la Juventus e i suoi dirigenti cercando di punirli il più possibile.