CARNAGO - La lunga attesa per l’ultima di campionato è iniziata, e il popolo milanista si è attivato in massa prendendo letteralmente d’assalto i biglietti per la sfida del Mapei contro il Sassuolo.
In un quarto d’ora sono stati polverizzati i circa 18 mila biglietti messi in vendita sui circuiti ufficiali, con 100 mila utenti in attesa on line e centinaia di persone fuori dalle rivendite in città.
Poche ore dopo sono stati segnalati fenomeni di bagarinaggio, con tagliandi in vendita tra i 1000 e i 3000 euro. In una nota del club, è stato raccomandato ai tifosi di non mettersi in viaggio per Reggio Emilia e di non presentarsi all’esterno dell’impianto senza tagliando d’ingresso.
Nel frattempo in via Aldo Rossi si studia la logistica, di concerto con Comune e Questura, per gli eventuali festeggiamenti e il ritorno della squadra a Milano.
Per evitare il traffico in autostrada, Ibrahimovic e compagni andranno e torneranno da Reggio Emilia in treno, per poi salire in pullman una volta arrivati a Milano.
Direzione Casa Milan o, più probabilmente, piazza del Duomo, il cuore della festa per i tifosi, milanisti o interisti, che celebreranno la vittoria della loro squadra.
Esclusa per il Milan la festa a San Siro per la presenza dei tifosi interisti, sugli spalti per Inter-Sampdoria (non ci sarebbe il tempo materiale per svuotare l’impianto e accogliere i tifosi rossoneri evitando contatti).
Della possibile conquista del tricolore ha parlato anche Silvio Berlusconi al termine del vertice di centrodestra ad Arcore: “Lo scudetto? Il mio cuore milanista non può che sperare in un’affermazione del Milan che, secondo me, merita anche per il gioco messo in campo durante tutto il campionato. Quello che è più importante ancora per me è che il Monza vinca i playoff in Serie B e possa giocare in Serie A contro il Milan”.
La squadra, intanto, ha ripreso il lavoro a Milanello: chi ha giocato domenica ha svolto una seduta di scarico, tutti gli altri hanno fatto prima una parte atletica e poi tecnica, con partitella conclusiva a campo ridotto.
A parte Ibrahimovic, che come ormai accade regolarmente nell’ultimo mese svolge un paio di sedute personalizzate a inizio settimana, per poi aggregarsi al gruppo tra giovedì e venerdì.
Lo svedese sperava di salutare dal campo il pubblico di San Siro domenica scorsa contro l’Atalanta, ma l’andamento della gara ha costretto Pioli a fare altre scelte, lasciando Ibra in panchina per 90 minuti.
Quella di Reggio potrebbe essere l’ultima partita della sua carriera, anche se una decisione definitiva sarà presa soltanto a campionato concluso.
E farlo con uno scudetto appena cucito sul petto potrebbe fare la differenza.
Inter, a San Siro si sta allestendo in gran segreto la festa scudetto
APPIANO GENTILE - Mentre riprende il lavoro ad Appiano Gentile, in casa Inter si sta allestendo in gran segreto quella che potrebbe essere la festa scudetto a San Siro, qualora i nerazzurri battessero la Sampdoria e il Milan perdesse a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
A differenza dello scorso anno, quando gli spalti erano vuoti e la squadra si era affacciata da una delle torri esterne per salutare i tifosi accalcati fuori, questa volta il Meazza sarà tutto esaurito, pronto a vivere una domenica di attesa e di speranza.
Se a trionfare fossero i nerazzurri, dopo la consegna della Coppa Scudetto (previste due copie, una a San Siro e l’altra a Reggio Emilia) la squadra potrebbe dare libero sfogo ai festeggiamenti in campo fino a tarda sera.
Resta da capire se, dallo stadio, è previsto il pullman scoperto per caricare la squadra e raggiungere i tifosi in piazza del Duomo.
Tra i tanti che sperano nel miracolo sportivo c’è anche l’ex presidente Massimo Moratti, lui che una beffa all’ultima giornata l’ha subita in quel famoso 5 maggio.
Una speranza che si scontra con i numeri: secondo il modello previsionale Stats Perform, infatti, la squadra di Simone Inzaghi ha il 19,4% di chance di laurearsi campione d’Italia, contro l’80,6% dei rossoneri, forti del vantaggio di due punti in classifica e dello scontro diretto a favore rispetto ai cugini.
Ma nel calcio, si sa, i numeri sono fatti per essere smentiti, e negli ultimi 90 minuti di campionato gli episodi possono ribaltare ogni pronostico.