CENTRAL COAST MARINERS- PERTH GLORY 0-0

CENTRAL COAST: Peraic-Cullen, Kuzevski (82’ Ngor), Kaltack, Paull, Mauragis, Steele (82’ Eames), Tapp  (37’ Herrington), McCalmont, Mikael Doka, Brandtman (57’ Feijao), Kuol (57’ Edmondson). All. Jackson

PERTH: Sail, Carluccio, Barr, Cangà, Lisolajski, Williams (66’ Blair), O’Neill (70’ Pennington), Gomulka, Aoyama (46’ Bugarija), Taggart, Faisal (66’ Ngo). All. Zdrilic

ARBITRO: Shakespear

NOTE: spettatori 7.718; ammoniti Paull e Eames; angoli 6-1; recupero 3’ e 5’

GOSFORD - Tra Central Coast e Perth vince la noia. Un pareggio a reti bianche è il risultato finale della sfida tra Mariners e Glory, con nessuna vera e propria occasione da gol durante i 90’ e conclusioni nello specchio della porta che si contano sulle dita di una mano. Ancora rimandato l’appuntamento con la vittoria per i campioni d’Australia, terzo pareggio in fila nelle prime tre giornate di campionato, il risultato sorride un pò di più agli ospiti che si portano a casa il primo punto dopo due battute d’arresto consecutive e 8 gol incassati. Squadra rivoluzionata nel suo assetto dal mercato invernale, dove ha perso i suoi migliori elementi, il Central Coast si è resa protagonista di una prova decisamente incolore. Non sarà facile per il tecnico Jackson, considerando gli uomini rimasti a sua disposizione, ripetere quanto fatto nelle ultime due trionfali stagioni. In casa Perth, invece, un punticino che fa morale e muove la classifica, ma Zdrilic e i suoi sembrano destinati a un torneo di sofferenze.

Il Central Coast comincia subito a farsi vedere al 5’ con Kuzevski che impegna Sail con un destro da distanza ravvicinata. Ma è il classico fuoco di paglia visto che da lì in avanti non succede praticamente nulla, con l’infortunio occorso al 37’ a Tapp, costretto a uscire per lasciare il posto a Herrington, unica annotazione di rilievo della prima frazione.

La ripresa offre altrettanto poco, con gioco prevalentemente ristagnante a centrocampo è nessuna delle due squadre in grado di costruire azioni pericolose. Jackson prova a smuovere le acque inserendo forze fresche nelle figure di Edmondson e Feijao, imitato poi dal collega Zdrilic, dentro Blair e Ngo. I padroni di casa cercano di mettere in apprensione gli ospiti in maglia lilla, ma esercitano soltano una sterile supremazia territoriale. Al 76’ si riaccendono le speranze per i campioni d’Australia con il rigore concesso dall’arbitro per una deviazione con il braccio di Congà su un cross in area di Mikael Doka. Ma dopo il richiamo del Var e il successivo controllo video, Shakespear decide per la regolarità dell’azione del difensore dei Glory. Nel finale ci provano un paio di volte i Mariners a spingersi in avanti, ma è solo al 2’ dell’extra-time che Sail è chiamato in causa da un’incursione in area di Mauragis conclusa con un tiro agevolmente neutralizzato dal numero 1 ospite.