I due italiani, hanno fatto tappa in Inghilterra, più o meno nello stesso periodo, lavorando in alcuni tra i migliori ristoranti stellati di Londra. Aloisio, di Gallarate (Milano), ma di origine calabrese, è stato ai fornelli della cucina di Locanda Locatelli e Via Condotti, entrambi ristoranti dello chef Giorgio Locatelli (ristoratore di successo, autore, tra i primi celebrity chef), mentre Davidde, di Mafalda in Molise, ha lavorato nei ristoranti di Alain Ducasse (at the Dorchester) e Marco Pierre White, che non ha bisogno di presentazioni perché, come Locatelli, è diventato uno chef di fama internazionale.

Avanti veloce, Mattia e Alessio si ritrovano a Melbourne.  

Il primo al Grand Hotel di Richmond, dove in cucina c’è ancora la filosofia del compianto Valerio Nucci che ne era stato co-proprietario, già capo chef da Caffè Di Stasio – architettarono insieme la rivoluzione gastronomica di Melbourne negli anni ’80 e ’90 –, e poi al Grossi Florentino e da Trattoria Ilaria, considerati tra i migliori ristoranti italiani di Melbourne.

Il secondo, invece, da Circa, raffinatissimo ristorante del Prince of Wales Pub a St Kilda che, da quando è stato aperto dai fratelli van Haandel, ha avuto chef del calibro di Michael Lambie (The Smith, Lucy Liu), Philippa Sibley (Syracuse, fra gli altri), Paul Wilson (Mr Wilson’s Tuck Shop, fra gli altri), Andrew McConnell (Cumulus Ind, Cutler & Co, fra gli altri) e Matt Wilkinson (Pope Joan); Alessio, manager di Circa, quando è stato insignito di due cappelli dalla guida gastronomica The Age Good Food, alla sua chiusura nel 2016 è passato da Rosetta, il raffinato ristorante italiano del gruppo Rockpool, che faceva capo a Neil Perry, famoso celebrity chef col codino.

Dopo tanto fine dining, Alessio e Mattia cercavano un po’ più di semplicità nella propria vita, e a luglio 2020, poco prima del lockdown, aprono finalmente un piccolo locale di loro proprietà.

“L’idea è arrivata un anno prima, avevamo trovato uno spazio che è diventato un piccolo ristorante e poi, invece, avevamo trovato il locale giusto ed eravamo pronti a buttarci, ma è arrivata la seconda ondata di COVID-19 – ha raccontato Alessio, in una recente intervista a La Fiamma –. Mattia lavorava come chef allo stand della scuderia Ferrari, al Gran Premio di Melbourne, mentre io stavo andando a firmare il contratto d’affitto del locale, quando mi ha chiamato dicendomi, ‘Blocca tutto, hanno fermato il Gran Premio per l’epidemia”.

I due si sono momentaneamente fermati, ma rendendosi conto che, di fronte alla pandemia, tutti erano bloccati a casa, e cucinavano, e le lasagne rappresentano da sempre il “cibo di conforto” per eccellenza; hanno quindi deciso di inaugurare Lasagna Lab, al 184 High Street di Windsor, la settimana prima del secondo lockdown.

Volevano un posto dove ci si potesse accomodare per un piatto di lasagne e un bicchiere di vino, o magari un Limoncello con il dessert, e invece si son ritrovati con un locale che faceva soprattutto pasti d’asporto, ed equipaggiati di specifiche app, hanno compreso anche quale fosse la demografia della zona e le loro esigenze.

Nessuno si è mai trovato a fronteggiare un’emergenza sanitaria del genere e la realtà è che c’era gente abbastanza disperata, soprattutto tra i titolari di visto Working Holiday che non avevano diritto a sussidi governativi, così Mattia e Alessio, avendo diritto al sussidio JobKeeper, in quanto proprietari di un’attività commerciale con un mutuo e senza salario, hanno deciso di donare una parte degli aiuti finanziari per creare dei pacchetti assistenza per i più bisognosi, a base di riso, latte, uova e lasagne.

Con il ritorno alla normalità, Mattia è impegnato in cucina e Alessio ad accogliere calorosamente gli avventori, ma la loro filosofia iniziale sulla genuinità dei prodotti è rimasta inalterata: la carne per le lasagne con il ragù di Wagyu proviene da uno dei tre allevamenti certificati in Australia, le lasagne con funghi porcini e tartufo sono assolutamente vegane con l’uso di un formaggio di provenienza locale, le birre di piccoli produttori artigianali locali.

Per una cena non proprio fine dining, ma di quella gratificazione che solo i cibi genuini possono garantire, c’è Lasagna Lab, dove troverete sempre un ottimo piatto fumante di pasta a strati con il vostro sugo preferito, che sia a base di carne, verdure, formaggi e quant’altro, con besciamella e formaggio filante e un buon bicchiere di vino; magari anche un ‘ammazzacaffè’ con il dessert, possibilmente a base di lasagne.