Fine marzo ha visto il ritorno della tanto attesa Festa Veronese degli Gnocchi, organizzata dall’Associazione Veronesi nel Mondo di Melbourne in onore del Papà dello Gnoco, che nella città veneta è giunta quest’anno alla sua 495esima edizione.

Il presidente del sodalizio di Melbourne, Renzo Zanella, ha da sempre voluto tenere viva questa nobile, e storica, ricorrenza, che celebra un atto di generosità di un gruppo di veronesi verso i loro concittadini, quando durante una grave alluvione nel 16esimo secolo, offrirono da mangiare, tra cui gli gnocchi, ai molti rimasti senza cibo. 

Già da parecchi anni gli gnocchi sono offerti da Giovanni Rana, il fondatore del noto brand internazionale di pasta italiana. “Sono stati conditi con l’impeccabile sugo di mia moglie Ida. Tutti volevano sapere la ricetta, ma è un suo segreto!”, esclama soddisfatto Zanella.

Circa un centinaio, tra soci e simpatizzanti, hanno riempito la sala della Holy Spirit Church a Thornbury, rendendo il comitato del sodalizio felice, ma ansioso: “Si è unita più gente del solito all’ultimo minuto, non ce lo aspettavamo. Temevamo quasi che non sarebbe bastato da mangiare!”, racconta Zanella. 

Il menù invece è stato ricco, con portate abbondanti non solo di gnocchi, ma anche di arrosto, tagliata di manzo e porchetta.

“Sono un osservatore delle facce della gente e anche se di una certa età, anche se zoppicanti, ho visto la felicità dipinta sui loro volti. Agli anziani piace muoversi, vogliono uscire, vogliono stare assieme”, nota Zanella, commentando anche che, nonostante abbia provato ad inserire una band musicale negli eventi del sodalizio, i soci hanno sempre preferito il contrario, gradendo conversare tra loro e intonare tradizionali canti popolari al momento della grappa e caffè.

L’antica usanza veronese verrà portata anche a Griffith questo mese: “Per l’occasione indosserò il costume tradizionale del Papà dello Gnoco- dichiara Zanella- “l’ho preso direttamente a Verona, è costato ben 6mila dollari”.

Nella speranza che il prezioso bagaglio non sia smarrito durante il transito, attendiamo di sapere se anche a Griffith sapranno apprezzare questa lunga tradizione.