WASHINGTON - Donald Trump attacca Kamala Harris e Joe Biden accusando la loro retorica di essere responsabile del tentato omicidio. In un’intervista a Fox news, il tycoon ha detto che l’attentatore “ha agito sull’onda di un linguaggio altamente incendiario da parte dei democratici”. 

Le indagini sul presunto tentato assassinio di Trump continuano senza sosta e sono concentrate sul potenziale attentatore e su come sapesse dove si trovava l’ex presidente. Il programma giornaliero di Trump non è più pubblico da quando ha lasciato la Casa Bianca e solo saltuariamente l’ex presidente ha giornalisti al seguito.  

Il timore, secondo alcune fonti riportate dai media, è quello di una talpa interna alla squadra di Trump. L’ipotesi migliore invece è che Ryan Routh sia solo stato ‘fortunato’ a trovarsi nel posto giusto.  

Un altro nodo è quello della sicurezza dell’ex presidente che, non essendo più alla Casa Bianca, non è protetto più come in passato. A complicare il lavoro degli agenti al seguito è poi la passione dell’ex presidente per gli eventi all’aperto e per il golf, che rendono più complesso difenderlo. Routh potrebbe apparire in tribunale nelle prossime ore. Le autorità non hanno ancora presentato le accuse nei suoi confronti. 

L’uomo sospettato di voler uccidere Trump è stato accusato di crimini federali legati alle armi da fuoco, e in particolare il possesso di un’arma nonostante fosse un condannato e, in particolare, il possesso di un’arma con numero di serie parzialmente cancellato. Lo riporta l’Associated Press, sottolineando che Ryan Routh rischia 15 anni di prigione per la prima accusa e altri cinque per la seconda. Una seconda udienza è fissata per il 23 settembre. 

Routh ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e nel 2018 si è trasferito alle Hawaii. Sui suoi social ha postato più volte in merito alla guerra in Ucraina, tentando anche di reclutare soldati per la causa di Kiev. 

Ryan Routh ha una lunga lista di precedenti penali, grandi e piccoli, da oltre 20 anni: nel 2002 fu arrestato nel North Carolina quando aveva 36 anni per il possesso di una mitragliatrice, che la polizia allora, sulla scia degli eventi dell’11 settembre, classificò come “arma di distruzione di massa”, scrivono i media americani.  

Un ufficiale della legione straniera ucraina ha raccontato alla Cnn che Routh li aveva contattati più volte, ma ha affermato che non ha mai fatto parte dell’unità militare in cui combattono i volontari stranieri. “Il modo migliore per descrivere i suoi messaggi è ‘idee deliranti’”, ha detto Oleksandr Shaguri del Dipartimento di coordinamento degli stranieri del Comando delle forze terrestri. “Ci offriva un gran numero di reclute da diversi Paesi, ma per noi era ovvio che le sue offerte non erano realistiche. Non abbiamo nemmeno risposto, non c’era nulla a cui rispondere”. 

Volodymyr Zelensky condanna la “violenza politica” per l’attentato a Donald Trump. “Sono felice che Trump sia sano e salvo”, scrive il presidente ucraino su X. “I miei migliori auguri a lui e alla sua famiglia. È positivo che il sospetto sia stato arrestato. Questo è il nostro principio: lo stato di diritto è fondamentale e la violenza politica non ha posto in nessuna parte del mondo”. 

Invece, dalla Russia arriva un altro messaggio: “Giocare con il fuoco ha le sue conseguenze”, è stato il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto ha riferito Interfax.