TORINO – “La squadra sta bene e si è allenata bene. Abbiamo avuto tempo di lavorare”. Sono le parole di Igor Tudor che all’antivigilia di Juventus-Udinese ha presentato la sfida in conferenza stampa all’Allianz Stadium di Torino, impianto dove si giocherà la partita alle 20.45 di domenica.
In merito a possibili recuperi e scelte tattiche, Tudor ha risposto che: “Al massimo Gatti può fare quanto fatto l’ultima partita. Vediamo Kelly; poi su domande tattiche e su chi gioca non rispondo per non aiutare l’avversario”.
Sul proprio operato alla Juventus, il tecnico croato ha spiegato che “E’ difficile parlarne. Per me si è sempre fatto un buon lavoro, al di là di tutte le problematiche. Abbiamo vinto tre partite in casa, due pareggi e la sconfitta a Parma in cui non si è meritato di perdere. Di quelle fuori, con Roma abbiamo fatto meglio, con il Bologna alla pari e con la Lazio finché eravamo siamo stati in undici abbiamo fatto meglio noi”.
“Questa sensazione che ho dentro è che in queste partite la squadra abbia dato il meglio nonostante tutte le problematiche. Quando sono arrivato la squadra era in buco profondo, ora siamo più consapevoli con il gioco che è migliorato, bisogna capire i momenti, sapere cosa la squadra può fare in ogni momento. Faccio i complimenti ai ragazzi che han dato tutto quello che possono”, ha aggiunto il tecnico della Juve.
Per Tudor, inoltre: “L’allenatore è sempre uno psicologo, sia individuale sia di squadra. Deve sapere di cosa parlare e poi avere un approccio psicologico alle gare sempre diverso. Si guarda chi si ha davanti: quando hai davanti Chiellini, Buffon, Bonucci o gente di 35 anni con scudetti alle spalle parli e li motivi in un modo, quando hai una squadra diversa la motivi in modo diverso”.
L’Udinese che arriverà domenica a Torino è “una squadra fisica che corre tanto. Durante l’anno han fatto cose pazzesche. Udinese-Napoli ti fa rendere conto di che partita han fatto. Non si può sbagliare niente, bisogna stare attenti a tutti, da quelli che partono a chi entra”.
Per il tecnico bianconero: “Una squadra con Gatti, Vlahovic, Bremer, Koopmeiners è in un modo, senza è in un altro. Posso ripetere quello che ho detto il primo giorno: la squadra al completo è forte e allenata forte può combattere contro tutti, anche in questo anno qua. È mia opinione”.
Nessun pensiero al momento sulla possibile riconferma o sulle voci che parlano di un ritorno di Antonio Conte: “Vivo alla giornata, me la godo, soffro, non pensando al futuro. Penso all’Udinese, mi metto nei panni dei giocatori, mi nutro della loro fiducia. Poi se mi sento inferiore a qualcuno le dico di no, non mi sento inferiore a nessuno”.
Domenica ci sarà anche il ritorno di Yildiz: “Ha sofferto tanto, era dispiaciuto, è stato fondamentale nella nostra rosa. Ha saltato quasi 4 gare, gli ho detto di non sentire ora la responsabilità di farsi perdonare e andare oltre dal punto di vista psicologico, deve andare dentro la gara e fare ciò che sa fare”.
La Juventus ha tra le mani il proprio destino nella corsa alla Champions dopo gli ultimi risultati: “Ma bisogna lasciarsi andare nel fare, senza pensieri. Andare e giocare a calcio come piace ai ragazzi, provare gusto nel soffrire, nel difendere, nelle robe che alleniamo”.
Infine, l’intenzione è quella di integrare la rosa con qualche elemento della squadra Next Gen: “Siccome siamo pochi vedreo di portare uno o due giovani con noi”, ha concluso Tudor.