FUKUOKA - Il programma dei tuffi ai 20esimi Mondiali si apre alla Prefectural Pool di Fukuoka con le eliminatorie dal metro.

Subito scintille azzurre con Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi che si qualificano alla finale dal metro in programma sabato, alle 15.30 locali (-7 ore in Italia), rispetttivamente con il sesto e il nono punteggio: sognano scenari ancor più belli.

Sciolta e concentrata la prova della 20enne romana - tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport Fratelli Marconi, quattordici medaglie europee consecutive tra Roma 2022 e Cracovia 2023, argento iridato nel sincro mixed con Matteo Santoro a Budapest 2023 - che, dopo un salto mortale e mezzo indietro carpiato (44.85) e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (48.10) molto eleganti ma leggermente lontani dalla tavola, si esibisce in un salto mortale e mezzo rovesciato carpiato bello ma con margine (48.00); prosegue con un salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (53.80) da "cinese" e conclude il programma in piena sicurezza con il salto mortale e mezzo ritornato carpiato (47.80). Pellacani totalizza 243.45 punti ma la sensazione è che abbia nelle gambe i 250-255.

Di ottimo livello anche le routine della 28enne meneghina - tesserata per Esercito e Canottieri Milano, seguita dal direttore tecnico Oscar Bertone, bronzo iridato a Budapest 2017 e bicampionessa europea tra Budapest 2021 e Roma 2022 - che apre con un salto mortale e mezzo ritornato carpiato (45.60) e un doppio salto mortale e mezzo avanti carpiato (46.80) buoni, ma che avrebbero meritato qualche punto in più; poi esegue un salto mortale e mezzo indietro carpiato poco fluido nel presalto e discreto nella perpendicolarità (44.85) e uno strepitoso, per potenza e pulizia, salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (51.60) che le consente, in un solo colpo, di passare dal diciannovesimo al nono posto; chiusura esaltante con un salto mortale e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo (51.70) da campionessa pienamente recuperata.

Bertocchi, tirata a lucido dopo l'intervento alla schiena subito in inverno per cancellare annosi e cronici problemi, chiude con 239.55 e anche per lei l'obiettivo è crescere ancora di giri in finale.

Davanti a tutte le cinesi Shan Lin e Yajie Lin rispettivamente con 291.25 e 283.35; terza è la messicana Aranza Vanzquez Montano con 262.20. Italia e Cina sono le uniche nazioni ad aver qualificato due atlete in finale.

"Non potevano iniziare meglio i miei mondiali - afferma Pellacani che ad agosto andrà a studiare all'Univeristy of Miami, dopo due anni trascorsi in Louisiana -. Non ho preparato molto il metro, devo essere onesta, perché siamo concentrati sulle specialità olimpiche, però in finale può succedere di tutto ed io ovviamente punto a crescere".

Sorridente Bertocchi: "Finalmente sto bene fisicamente e ciò mi fa vivere le gare in maniera diversa, più rilassata - sottolinea la meneghina, laureatasi due anni fa in scienze motorie - Oggi non era facile perché la concorrenza era tanta e di buon livello. E' un buon punto di partenza e ho davanti a me ancora tante gare. Il sogno sarebbe la qualificazione alla finale dai 3 metri e quindi la conquista del pass olimpico".