MILANO - Una manciata di righe a metà pomeriggio per rendere ufficiale ciò che era ormai nell'aria da ieri sera e chiudere il rapporto con una delle più grandi icone della storia del club: "AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023.
Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22. Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato".
Adesso il terremoto è diventato ufficiale (e non si tratta di una risoluzione consensuale), una spirale verso il basso fino alla separazione, a testimonianza di quanto fossero distanti le posizioni dell'ormai ex responsabile dell'area tecnica da quelle del proprietario Gerry Cardinale. Che, senza farsi troppi scrupoli, ha congedato Maldini, aprendo una crisi societaria dalle conseguenze imprevedibili (qualche tifoso ha anche abbozzato una protesta sotto la sede). Le ultime righe del comunicato sono significative, a testimonianza di come la filosofia imposta dalla proprietà americana sia rivolta alla condivisione, mentre l'obiettivo di Maldini era quello di godere di maggiore autonomia (oltre che di un budget più elevato).
Così non sarà, e i poteri maggiori saranno dati all'amministratore delegato Furlani, al capo scouting Moncada (che potrebbe passare al ruolo di direttore sportivo) e a Stefano Pioli, che nelle intenzioni del club potrebbe avere maggior peso sul mercato.
Mercato che, nel frattempo, dovrà proseguire: dalla Spagna arriva la notizia che il Real Madrid è intenzionato a riprendere Brahim Diaz, prolungandogli il contratto fino al 2027, anche perché il Milan difficilmente avrebbe accettato di versare i 22 milioni per il riscatto.
Alla luce di quanto capitato, però, anche un'operazione data quasi per fatta come quella per Kamada ha subito un forte rallentamento, e resta da capire che piega prenderà nei prossimi giorni. Insieme a Maldini se ne andrà anche Massara, con il comunicato che ne ufficializzerà l'allontanamento atteso per le prossime ore.