ROMA - Un ritorno al passato. Jannik Sinner tornerà a lavorare da subito con Umberto Ferrara, il preparatore atletico che fu allontanato (insieme al fisioterapista Giacomo Naldi, che resta fuori dal team) dopo la vicenda Clostebol, il caso di contaminazione dovuta al contatto accidentale e indiretto con il Trofodermin, spray acquistato da Ferrara a Bologna a febbraio 2024 e utilizzato da Naldi per una ferita al dito prima di massaggiare Jannik durante il torneo di Indian Wells.

Sinner fu inizialmente scagionato dall’Itia (International Tennis Integrity Agency) per l’assenza di colpa o negligenza, ma fu sospeso per tre mesi a seguito del patteggiamento con la Wada.

Ad agosto, prima dello Us Open, arrivò la separazione da Ferrara e Naldi, ma solo un anno dopo il primo fa il suo rientro nella squadra capeggiata da Simone Vagnozzi e Darren Cahill. “La decisione è stata presa in accordo con il team di Jannik, nell’ambito dei preparativi in corso per i prossimi tornei, tra cui il Cincinnati Open e lo Us Open - si legge nella nota dell’entourage di Sinner -. Umberto ha svolto un ruolo importante nella crescita di Jannik fino ad oggi, e il suo ritorno riflette una rinnovata attenzione alla continuità e alle prestazioni ai massimi livelli”, fa sapere l’entourage.

Una decisione che fa seguito alla separazione da Marco Panichi e Ulises Badio, rispettivamente preparatore e fisioterapista. “Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti. Non è successo nulla di eclatante. A volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa - aveva detto Sinner alla vigilia di Wimbledon, poi vinto in finale contro Carlos Alcaraz - . Cerco persone che si adattino anche a tutti gli altri che sono nel team, che possano funzionare nel gruppo”. Un identikit rintracciato in Umberto Ferrara. Un anno dopo, con tre Slam in più, la preparazione atletica di Sinner tornerà ad avere la vecchia firma.