MELBOURNE - Quello dei nonni è un ruolo che ha sempre rappresentato un pilastro fondamentale nella società. In loro si ritrovano la saggezza che deriva dall’esperienza di vita, l’amore incondizionato per i loro nipoti e la consapevolezza di doversi godere ogni momento passato insieme.
La vita da nonni può essere molto diversa, a seconda dell’età in cui si ha il privilegio di acquisire questo status, ma c’è un sentire comune nei tre nonni con cui abbiamo parlato e, probabilmente, anche in coloro che leggono queste righe: che l’amore per i nipoti superi addirittura quello per i figli.
Rosa Oppedisano, presidente del Circolo pensionati di Ascot Vale dal 25 maggio e nonna di quattro nipoti, ha commentato, senza esitare, che per lei avere dei nipoti “è stata una cosa meravigliosa, specialmente con il primo, di cui mi sono presa cura per tanti anni, mentre la sua mamma era impegnata”.
Con Paul di 24 anni, Emilia di 18, Jonah di 17 e Rocco di 12, Rosa ha ammesso di essere stata più paziente che con i figli, anche perché, ha spiegato con dolcezza, “i nipoti sono un pezzo del cuore della nonna”. E le esperienze cambiano man mano che crescono; ai ragazzi, nonna Rosa cerca di trasmettere la cultura italiana; per questo si ritrovano tutti insieme per fare le salsicce o la salsa di pomodoro, un momento di condivisione e costruzioni di ricordi indelebili, che si mescolano con l’affetto e la tradizione. Ai ragazzi ha raccontato la storia di quando, a 17 anni, è partita dalla sua terra verso l’Australia, “sulla nave Galileo Galilei, dal porto di Messina”.
Dall’Italia è, invece, recentemente rientrata Maria Dimattia che, insieme al marito Paolo, ha fatto un viaggio con i nipoti Tahlia di 21 anni e Paul di 19. “Il primo per i ragazzi, che hanno molto insistito per visitare l’Italia con noi per la prima volta”, ha detto Maria.
Un’esperienza indimenticabile da vivere insieme ai nonni, alla scoperta delle loro radici e un’occasione per conoscere la famiglia italiana. “Abbiamo passato la maggior parte del tempo dalla sorella di mio marito, ad Altamura, dove i ragazzi hanno conosciuto tanti nipoti e cugini, anche della loro età, con cui si sono divertiti molto”, ha raccontato.
Nonna e nipoti, insieme, hanno scoperto la magia di città come Roma, Venezia e Positano, ma hanno anche visitato la Calabria, che ha dato le origini a Maria. Diventata nonna a 45 anni, Dimattia è tornata con il pensiero al grande amore provato per quelle nuove vite, quando sono nati i primi nipoti, Stephanie e Luke, che ora hanno rispettivamente 26 e 24 anni: “È stato bello avere tanto tempo da passare con loro e vederli crescere”.
Mimmo Mangione, nonno di Mason di 13 anni e Giselle di quattro, ha esplorato il suo approccio giocoso con i bambini: “Faccio cose che non avrei mai pensato di fare prima di diventare nonno”. “Perché - ha spiegato - con i nipoti si torna bambini, si diventa complici, si cresce in un’altra dimensione”. Un passaggio, quello dalla genitorialità all’essere nonni, che l’attore teatrale e scrittore renderebbe “obbligatorio, perché ti fa capire l’importanza della vita e della gioia di vivere”.
Lui, che ha passato la vita su un palco, tra il ruolo di attore e quello di regista, è abituato a usare la fantasia e gli piace molto farlo con Giselle, la nipote più piccola: “Con lei mi diverto a inventare delle favole, inserisco anche aneddoti del mio passato e della mia vita. Mi ricordo quando in Sicilia ci riunivamo intorno a un albero nelle sere d’estate e, indicando una stella, inventavamo una storia. Con Giselle faccio lo stesso: usciamo in giardino, guardiamo i fiori e a ogni fiore dedichiamo una piccola storiella; è bellissimo”.
E, parlando della differenza tra il ruolo dei genitori e quello dei nonni, Mimmo Mangione ha osservato che “con i nipoti l’amore diventa molto più semplice, naturale, organico”.
“Senza complicazioni. Con i figli ci si sforza di dare un’educazione valida per affrontare la vita, evitargli i tuoi stessi errori; allora è uno sforzo che richiede più concentrazione. Con i nipoti tutto diventa più rilassante”. Questo rapporto speciale si mantiene anche quando crescono: per Mason, che è ormai entrato nella fase dell’adolescenza, il nonno rimane un ‘rifugio’.