Un sole splendente, un’aria quasi primaverile, numerosi Ibis nel giardino rigoglioso e un via vai di grandi e piccini ci hanno accolto la scorsa domenica al Freccia Azzurra Club, per la ‘Giornata internazionale della mamma’.

Abbiamo incontrato Antonietta Coppola, una delle colonne portanti del sodalizio, oggi segretaria del circolo pensionati del sodalizio, ma sempre molto attiva e appassionata.

“Oggi ci sono 323 persone, di cui 38 bambini. Un menù abbondante e alla portata di tutti, cucinato come sempre in loco dal nostro team di cuochi”.

Nel salone, l’intrattenimento esplosivo di DJ Marina ha colto nel segno, coinvolgendo così tanto moltissimi dei presenti, quasi da rendere ‘inagibile’ la parte centrale della sala.

“Quest’anno abbiamo deciso di offrire un intrattenimento musicale diverso, anche alla portata dei più giovani”, ci spiega Coppola, sottolineando come il club sia sempre alla ricerca di eventi per ogni età.

Se da una parte il problema ricorrente di molti sodalizi è quello del ridotto numero di giovani coinvolti nel calendario degli eventi, nonché nella gestione degli stessi club, il modello adottato dal Freccia Azzurra è a tutti gli effetti quello di un ristorante, con uno staff, perlopiù giovane, retribuito regolarmente, e un’agenda fitta di eventi socio-culturali pensati per attirare l’attenzione delle nuove generazioni.

“Serate a tema come quelle dedicate alla Calabria, alla Sicilia o l’avere ospiti come Joe Avati, sono sempre ben accolti da tutti. Abbiamo soci da tutte le Regioni d’Italia e un 20% di loro proviene da altre culture. Siamo aperti veramente a tutti”.

Coppola ci tiene anche a precisare che avere circa 1400 soci iscritti al club, e circa 500 al circolo pensionati, aiuta ulteriormente a garantire un grande numero di partecipanti a ogni evento, oltre a dare la possibilità di investire in appuntamenti mirati per tutte le età. “Ma poi c’è il resto della settimana da coprire, e gli aiuti delle autorità sono pochissimi”.

Se è vero che non esiste una formula unica per attirare le nuove generazioni e tenere vivi questi club, fortemente voluti da chi, un tempo, era un giovane immigrato desideroso di mantenere vive le sue radici, è anche vero però che volgere uno sguardo ai trends del momento, aggiungendo un tocco moderno alla ricca tradizione della cultura italiana, può agevolare il coinvolgimento di un pubblico più variegato.