FLUSHING MEADOWS (STATI UNITI) - Jannik Sinner continua a scrivere pagine di storia del tennis mondiale. Sul cemento di Flushing Meadows, il numero uno del mondo ha superato con autorità il connazionale Lorenzo Musetti (6-1, 6-4, 6-2) nel primo quarto di finale tutto italiano in un torneo del Grande Slam, conquistando l’accesso alla semifinale degli US Open.
Dopo la prova schiacciante agli ottavi contro Alexander Bublik, liquidato con appena tre game concessi, Sinner ha imposto la sua legge anche contro Musetti.
Il campione in carica non ha mai concesso ritmo al toscano, spingendo costantemente da fondo e dominando con il servizio: 91% di punti vinti con la prima e nessuna palla break sfruttata dall’avversario (0/7).
Con questa vittoria, Sinner diventa il secondo più giovane giocatore dell’era Open a raggiungere le semifinali in tutti e quattro gli Slam nello stesso anno, dopo Rafael Nadal (22 anni, nel 2008).
Il fuoriclasse azzurro ha allungato a 26 la sua striscia di vittorie consecutive negli Slam su cemento, eguagliando Novak Djokovic e Ivan Lendl al terzo posto di sempre in questa speciale classifica. Inoltre, a 24 anni e 18 giorni, è il più giovane della storia a conquistare 25 successi nei major in una sola stagione, superando Mats Wilander (1988).
Il suo bilancio stagionale è impressionante: 36 vittorie e appena 4 sconfitte. E ora è a un passo dalle 300 vittorie in carriera nel circuito ATP.
Per Lorenzo Musetti resta la delusione di una partita in cui non è mai riuscito a imporre il proprio tennis, costretto quasi sempre sulla difensiva. Ma il quarto di finale raggiunto a New York rappresenta comunque un passo importante nella sua crescita tra i grandi.
Per Sinner, che deve fare meglio di Carlos Alcaraz per mantenere il primato nel ranking, il prossimo ostacolo sarà Felix Auger-Aliassime. Il canadese conduce 2-1 nei precedenti, ma l’unico successo recente è dell’azzurro, che lo ha travolto a Cincinnati il mese scorso lasciandogli appena due giochi. Le due vittorie di Auger-Aliassime risalgono invece al 2022.
Felix Auger-Aliassime è di nuovo protagonista sul palcoscenico più prestigioso del tennis mondiale. A Flushing Meadows, il canadese numero 27 del ranking ATP ha battuto in rimonta Alex de Minaur con il punteggio di 3-1 (4-6, 7-6, 7-5, 7-6), conquistando così un posto in semifinale degli US Open a distanza di quattro anni dall’ultima volta.
Quattro ore e tredici minuti di intensità pura hanno infiammato il Louis Armstrong Stadium. L’australiano parte meglio, più sciolto e incisivo nei primi scambi: il break sul 3-3 e la successiva difesa del servizio indirizzano il primo set, chiuso 6-4.
Da lì, però, comincia la rimonta di Auger-Aliassime. Nel secondo parziale annulla lo slancio dell’avversario e si porta al tie-break, dove sul 7-7 mette a segno due punti d’autore che valgono il pareggio. Il terzo set è un’altalena di emozioni: Felix si porta avanti 4-2, subisce il ritorno di de Minaur, ma sul 6-5 trova il contro-break decisivo per il 7-5.
Il quarto parziale è un’altra battaglia di nervi. L’australiano annulla un primo tentativo di fuga del canadese e porta il match al tie-break. Qui Auger-Aliassime manca un match point, ma non il secondo: 7-6 e semifinale conquistata.
Nel tabellone femminile, a sorpresa cade Iga Swiatek. La numero 2 al mondo esce ai quarti contro Amanda Anisimova, che si impone 2-0 (6-4, 6-3) in un’ora e 38 minuti di gioco.
La polacca parte forte con un break immediato, ma la statunitense reagisce con grande lucidità, pareggiando subito i conti e approfittando delle incertezze dell’avversaria nei momenti decisivi.
Nel primo set Anisimova strappa il servizio sul 5-4 e chiude 6-4. Nella seconda frazione Swiatek tenta ancora la fuga, ma sul 4-3 concede il break che le costa caro.
Amanda spreca tre match point sul 5-3, ma al quarto tentativo completa l’impresa e vola in semifinale, dove attenderà la vincente della sfida tra Karolina Muchova e Naomi Osaka.
Un torneo che continua a regalare emozioni e sorprese: da un lato la rinascita di Auger-Aliassime, dall’altro l’uscita di scena di una big come Swiatek. A Flushing Meadows il finale di torneo promette scintille, tra nuove conferme e possibili exploit inattesi.