WASHINGTON - Kamala Harris è in vantaggio su Donald Trump del 6% (53% a 47%) tra i probabili elettori in un nuovo sondaggio della Marquette Law School, per la prima volta oltre il margine di errore (4,7%). Inoltre, da quando è diventata la candidata democratica, Harris è vista favorevolmente dal 47% e sfavorevolmente dal 50% degli elettori registrati, mentre il 3% afferma di non averne sentito parlare abbastanza.   

“Smaschererò Kamala durante il dibattito nello stesso modo in cui ho smascherato il corrotto Joe, Hillary e tutti gli altri durante i dibattiti. Solo che penso che con Kamala sarà più facile!”: lo scrive su Truth Donald Trump, che ieri ha preannunciato un dibattito con la sua rivale Harris promettendo che presto ci saranno i dettagli. “Questa elezione riguarda l’economia, l’inflazione, le frontiere aperte (immigrazione illegale), il rispetto per la nostra nazione, la prevenzione della terza guerra mondiale e di una depressione come quella del 1929!”.  

Harris ha messo fine ieri nei suoi comizi al coro dei suoi fan che gridavano “lock him up” (“incarceratelo”) contro Donald Trump, a differenza del tycoon quando lo urlavano i suoi sostenitori contro la sua rivale Hillary Clinton, la candidata ha risposto “Se ne occuperanno i tribunali, noi lo batteremo a novembre”. La candidata presidenziale dem ha anche zittito alcuni contestatori filopalestinesi che gridavano “Kamala non puoi nasconderti, noi non voteremo per il genocidio”. “Sono qui perché credo nella democrazia. Credo che ogni voce conti. Ma ora sto parlando io”, ha replicato lei.        

Trump è sempre più frustrato e arrabbiato di fronte all’avanzata dei democratici e alla copertura mediatica riservata alla Harris. L’ex presidente, riporta il Washington Post, si lamenta incessantemente con i suoi amici e collaboratori, “È ingiusto che l’abbia battuto e che ora debba battere anche” Kamala Harris, ripete l’ex presidente riferendosi a Biden. La campagna di Trump resta comunque convinta che l’ex presidente a novembre vincerà. Trump terrà una “conferenza stampa generale” alle 14 a Mar-a-Lago, in Florida. Lo ha annunciato lui stesso su Truth. L’obiettivo, secondo i media e gli analisti, è togliere l’attenzione dei media dal nuovo ticket dem e frenare il suo slancio.   

Spunta una registrazione audio in cui Trump elogia la risposta di Tim Walz, come governatore del Minnesota, alle proteste del 2020 per l’uccisione di George Floyd, minando la linea di attacco repubblicana contro il neo vice della Harris nella corsa alla Casa Bianca. Trump, che voleva che le autorità statali prendessero misure severe per affrontare i disordini civili scoppiati in tutto il paese in risposta all’uccisione di George Floyd da parte della polizia a Minneapolis, aveva detto ai governatori in una conference call che Walz aveva risposto bene. “So che il governatore Walz è al telefono e abbiamo parlato, e sono pienamente d’accordo con il modo in cui ha gestito la situazione negli ultimi due giorni”, afferma l’allora presidente nella registrazione di una chiamata del primo giugno 2020 ottenuta da Abc News.  

“Sono stato molto contento degli ultimi due giorni, Tim”, prosegue Trump. “Hai chiamato un grande numero (di membri della guardia nazionale, ndr) e li hanno messi ko così velocemente che sembravano birilli”, aggiunge. JD Vance, il vice di Trump, aveva detto martedì durante un comizio che Walz “ha permesso ai rivoltosi di bruciare le strade di Minneapolis” e la deputata Marjorie Taylor Greene aveva affermato in un post su X che Walz “non ha fatto nulla mentre Minneapolis bruciava”.