CREMONA - Cremona sogna con Jamie Vardy.

Possibile esordio già lunedì contro il Verona “ma il mio impiego in campo lo decide solo il tecnico”, precisa Vardy che aggiunge anche di sentirsi “a posto dal punto di vista fisico”.

“Se un mese fa qualcuno mi avesse detto che avrei firmato con Jamie Vardy gli avrei dato del pazzo”, dice il direttore sportivo grigiorosso Simone Giacchetta che ha introdotto l’attaccante.

A 38 anni, l’icona del calcio inglese inizia un nuovo capitolo della sua carriera: “Non mi va di elencare le squadre che mi hanno cercato. Dico solo che ho scelto la Cremonese per una ragione ben precisa. Prima di tutto ho parlato con la famiglia perché si trattava di un cambiamento epocale, in secondo luogo ho avuto il piacere di conoscere Nicola e capire quanto tiene alla salvezza della squadra e al bene del club”.

L’arrivo di Vardy ha suscitato un clamore spaventoso per una realtà piccola come Cremona. “Mi avevano detto che è una città tranquilla ma non l’ho trovata proprio così. Per strada è bello incrociare i tifosi e mi sono concesso già una visita in cima al Torrazzo dal quale ho ammirato il panorama della pianura. Quanto al campo la lingua adesso è una problematica ma il calcio ha una sua lingua universale e si comunica con quello”.

La Cremonese è una neo promossa, ma anche il Leicester di Vardy lo era. “Ho parlato con il proprietario del club e con l’allenatore: l’obiettivo resta la salvezza ed era così anche al Leicester all’epoca. Pensiamo a salvarci, ma nel calcio chiunque può battere chiunque, ci faremo trovare pronti per qualsiasi gara”. Vardy dice di conoscere bene il campionato italiano, ma per il momento non ha ancora sentito Claudio Ranieri.

“Fin da giovane la domenica mattina si potevano guardare le gare di Serie A in Inghilterra, per cui so bene la qualità del campionato che è molto competitivo. Diverso rispetto alla Premier, perché è più tattico e basato sul più possesso palla ma ho giocato sotto Maresca e quindi so bene cosa vuol dire cosa significa tenere palla. Per quanto riguarda Ranieri non gli ho ancora parlato. So che ha speso parole per me e non vedo l’ora di incontrarlo”.

L’attaccante inglese parla anche del colloquio con Nicola. “Lungo la mia carriera sono sempre stato in discussione, la gente sollevava dubbi su di me ma sono riuscito a smentire queste perplessità. Credo che ci siano dubbi anche sulla Cremonese e sulla sua salvezza. Il mister vuole evitare a tutti i costi la retrocessione e questo mi ha convinto. Sappiamo che sarà dura e i ragazzi sono stati fantastici nelle prime due partite ma vogliamo divertire anche partendo da sfavoriti”.

Vardy dovrà anche gestire la famiglia a distanza per i primi tempi. “Per me sarà tutto diverso finché bambini non verranno qua, ma nel weekend non vanno a scuola e potranno venirmi a trovare. I maschi in particolare vorrebbero venire a vedere determinate gare. Per adesso riesco a dare loro la buonanotte e il buongiorno grazie alla tecnologia. C’è mia moglie al mio fianco, ma presto saremo tutti insieme”. Cremona città dei violini ha scatenato l’hashtag “Stradivardy”, riesumando lo “StradiVialli” usato per un altro grande attaccante che ha vestito la maglia grigiorossa. “Non vedo l’ora di iniziare e come ho detto di smentire chi dubita di me.

Farò di tutto con i compagni per centrare la salvezza. Quando ho parlato con il proprietario Arvedi mi ha colpito di più la sua umiltà. Il suo impegno personale verso il club e verso la città è massimo. Mi ha regalato un libro su Cremona in inglese, un vero signore, una persona che desidera che il club abbia successo”. Per quanto riguarda le prime uscite della squadra, “mi ha colpito solidarietà tra i ragazzi. Non siamo stupidi, sappiamo quanto sarà difficile restare in Serie A ma questi primi risultati sono stati incredibili. Abbiamo tanta strada da fare ma siamo esigenti”.

Assente col Milan (“sono le gare che ogni giocatore vorrebbe disputare ma sono grato per il tempo extra che ho avuto durante l’estate per rilassarmi di più”), Vardy ammette che “come attaccante posso aiutare i compagni con i gol ma credo che l’obiettivo sia vincere e prendere i tre punti. Se dovessi fare un assist per vincere 1-0 sarei felice come se avessi segnato una rete”.