BARCELLONA (SPAGNA) - Tutto troppo facile per l’olandese Max Verstappen, che con la sua Red Bull parte in testa e chiude sul gradino più alto del podio il Gran Premio di Spagna, al termine di una gara corsa per la maggior parte del tempo in solitaria.
Quinta vittoria stagionale e quarantesima della carriera per il campione del mondo in carica, che con l’ennesimo successo aumenta il gap in classifica rispetto al compagno di squadra Sergio Perez e continua ad affermarsi come grande favorito per la vittoria finale del campionato.
Notte fonda, invece, in casa Ferrari, che nonostante il cospicuo pacchetto di aggiornamenti apportato sulle monoposto di Carlos Sainz e Charles Leclerc termina la gara con i due piloti rispettivamente in quinta e undicesima posizione.
Un risultato estremamente magro per le aspettative del team di Maranello, che pur partendo dalla seconda posizione in griglia con la vettura numero 55 di Sainz, non è riuscita a conquistare un podio che sarebbe certamente valso punti importanti in classifica piloti e costruttori, e che avrebbe risollevato non poco il morale.
Tutto da rifare anche per Leclerc, fuori dai punti in un weekend non semplice per lui, prima con i problemi al set-up che l’hanno tenuto fuori addirittura al Q1 nella qualifica del sabato, poi con una gara trascorsa nelle retrovie e rallentata non poco dal rendimento inefficiente delle gomme.
Proprio di degrado e strategie di mescole ha parlato lo stesso monegasco nella zona mista di fine Gran Premio: “La macchina rispetto alle qualifiche è andata leggermente meglio, ma c’è ancora molto da lavorare. Siamo inconsistenti, anche con lo stesso tipo di gomme come successo con le hard. Dovremmo sfruttare ancora meglio molti aspetti di questi aggiornamenti. Essere fuori dai punti è una delusione”.
Delusione che non ha nascosto nemmeno il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, che ha però comunque voluto riservare una nota di merito al potenziale della macchina, anche se per il momento non ancora totalmente espresso: “Il potenziale della macchina c’è, in qualifica abbiamo un buon passo mentre in gara fatichiamo non poco. Il primo stint con le hard per Leclerc è stato complicato, mentre successivamente con la stessa gomma è andata meglio - ha sottolineato Vasseur -. Con Sainz abbiamo invece avuto difficoltà nello stima centrale dove abbiamo perso addirittura quindici secondi. Dal punto di vista degli aggiornamenti abbiamo fatto dei passi avanti, riuscendo a liberare un percorso di sviluppo per le prossime gare”.
Risultati positivi, invece, quelli ottenuti dalle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, anche loro con un nuovo pacchetto di miglioramenti apportato alla vettura che ha però portato frutti diversi rispetto a quelli della Rossa.
Rispettivamente secondo e terzo posto per i due piloti britannici, con Russell che partendo addirittura dalla dodicesima posizione è riuscito a costruire una gara molto positiva, vincendo il personale confronto sul tracciato con l’altro pilota della Red Bull, Sergio Perez, che ha chiuso solo quarto.
“Sono rimasto sorpreso dalla Mercedes - ha detto nel post gara proprio il pilota messicano -. Entrambe le loro macchine hanno avuto un passo molto veloce, specialmente Russell che partiva dietro di me ma è riuscito a recuperare tante posizioni finendomi poi davanti. Mi sono preso molti rischi in gara, ma allo stesso tempo potevo anche conquistare due o tre punti in più”.
ORDINE D’ARRIVO
1. Max Verstappen (Ned) Red Bull in 1h27’57”940
2. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes a 24”090
3. George Russell (Gbr) Mercedes a 32”389
4. Sergio Perez (Mex) Red Bull a 35”812
5. Carlos Sainz (Esp) Ferrari a 45”698
6. Lance Stroll (Can) Aston Martin a 63”320
7. Fernando Alonso (Esp) Aston Martin a 64”127
8. Esteban Ocon (Fra) Alpine a 69”242
9. Guan Yu Zhou (Chn) Alfa Romeo a 71”87
10. Pierre Gasly (Fra) Alpine a 73”530