MADRID (SPAGNA) - “Credo che capita solo una volta nella vita di avere la possibilità di allenare il Real Madrid e quel giorno è arrivato. Sento orgoglio, responsabilità ed energia.
Non vedo l’ora di iniziare”.
È ufficialmente cominciata l’era Xabi Alonso. L’ex centrocampista, reduce dal triennio alla guida del Bayer Leverkusen, è il prescelto di Florentino Perez per raccogliere l’eredità di Ancelotti.
Una panchina “pesante” quella dei blancos ma da parte del 43enne tecnico spagnolo “nessuna paura. Ovviamente, la pressione al Real Madrid è altissima ma bisogna accettare la sfida, una sfida bellissima. Possiamo fare cose che accendano l’entusiasmo dei tifosi. È per questo che siamo qui”.
Xabi Alonso è consapevole che “gli allenatori dipendono dai giocatori, e penso che qui ci sia un livello altissimo. La sfida è formare una squadra vera, tirare fuori tutto il potenziale dai giocatori e lavorare tutti nella stessa direzione. Se lo faremo, saremo molto forti”.
Atteso già al primo esame al prossimo Mondiale per Club (“perchè non aspettare dopo? La vedo come un’opportunità: da un lato, per iniziare a conoscerci e lavorare insieme; dall’altro, per competere per un nuovo trofeo”), il nuovo allenatore dei blancos si sente pronto. “Lo sento dentro, sento che è il momento giusto”.
La conferenza stampa di presentazione, iniziata con un’ora di ritardo, si snoda fra vari temi, tattici (“Il calcio oggi chiede flessibilità e dinamismo. Bisogna saper spostare i pezzi. Ho un’idea chiara, ma il modulo può cambiare. Voglio una squadra che emozioni, che abbia energia, ambiziosa, che coinvolga il pubblico”) e di mercato.
“Se ho chiesto un centrocampista? Il nostro dovere è voler migliorare sempre. Detto questo, la rosa è molto buona e non vedo l’ora di iniziare a lavorare con questi ragazzi”.
Fra cui Modric ma solo fino alla fine del Mondiale per Club. “Su di lui non posso essere obiettivo - la premessa - Siamo stati compagni di squadra e c’era grande sintonia. È stato il direttore d’orchestra del Real, una leggenda. Sarà un privilegio allenarlo al Mondiale”.
Il nuovo tecnico delle merengues ci tiene però a precisare che tutte le decisioni assunte finora, compreso l’ingaggio di Huijsen, “sono state condivise e discusse. Alcune cose spettano a me, altre no. Ma questa sarà la linea da seguire”.
Altro argomento caldo è Rodrygo, dato in partenza. “È un giocatore del Real Madrid, parlerò con tutti. Rodrygo è spettacolare, ci servirà”.
Xabi Alonso è pronto a risolvere anche i problemi di coesistenza fra Vinicius e Mbappè, che amano occupare spesso le stesse zone del campo (“È una fortuna avere giocatori di quel livello. Sono decisivi e dobbiamo tirar fuori tutto il loro potenziale. Ho delle idee, e ci sarà tempo per lavorarci”) mentre di Bellingham dice: “Può essere speciale ovunque giochi, è un giocatore straordinario. Ha 21 anni ed è fondamentale per il futuro del club. Lo vedo come un centrocampista e vogliamo renderlo il più efficace possibile”.