CANBERRA – Preoccupazione è stata espressa dalla deputata indipendente, Zali Steggall, per l’assenza di trasparenza alla Commissione di coordinamento nazionale sul Covid-19 (NCCC), alla vigilia della partecipazione, ieri, di rappresentanti della Commissione governativa, ad un’audizione del Senato.

Da quanto emerso all’audizione del Senato, Neville (Nev) Power, presidente della NCCC, ex amministratore delegato (Ad) della compagnia mineraria Fortescue Metals percepirà un salario di 500.000 dollari per sei mesi di lavoro mentre gli altri membri saranno pagati $2.000 al giorno.  Al momento lavorano circa due giorni la settimana.

La rivelazione sui salari dei membri della NCCC, a seguito di una domanda della senatrice laburista Katy Gallagher a Stephanie Foster, del dipartimento del Primo ministro.

Oltre all’Ad, Nev Power, fanno parte della Commissione, il vicepresidente, David Thodey, ex Ad di Telstra e membro del Consiglio direttivo dell’ente di ricerca CSIRO, l’ex sindacalista e ministro laburista, Greg Combet, la rappresentante del Consiglio direttivo dell’ANZ Bank, ed ex direttrice del dipartimento delle Finanze, Jane Halton, l’uomo d’affari Paul Little, Catherine Tanna, ex direttrice di Energy Australia e membro del Consiglio direttivo della Reserve Bank of Australia, Peter Harris, che ha diretto la Commissione produttività ed Andrew N Liveris, ex Ad della compagnia Dow Chemical Company of Midland, Michigan.

La preoccupazione espressa da Steggall è condivisa da vari gruppi in difesa dei diritti umani e della trasparenza internazionale, dopo la promozione della NCCC di gas come fonte energetica per la ripresa dell’attività economica, dopo la chiusura dovuta alla pandemia, invece di un mix di combustibili.

In recenti interviste, Powell ha segnalato che c’è bisogno di un approvvigionamento energetico a prezzi competitivi per il comparto industriale, sottolineando che il gas liquido sarebbe la fonte energetica che potrebbe attrarre grandi imprese manifatturiere del settore petrolchimico e dei fertilizzanti.

Il primo ministro ha istituito la Commissione alla fine dello scorso marzo quando la crisi sanitaria era al suo apice in Australia, per consulenze con il governo su tutte le conseguenze non legate alla salute della pandemia.