VERONA 2

VENEZIA 1

HELLAS VERONA (4-4-2): Montipò 6; Tchatchoua 6, Magnani 6.5, Ghilardi 6 (43’ st Coppola sv), Bradaric 6; Livramento 6 (33’ st Sarr sv), Belahyane 6.5, Duda 6.5 (33’ st Dani Silva sv), Lazovic 6.5; Mosquera 6 (20’ st Kastanos 6.5), Tengstedt 7 (43’ st Okou sv).

In panchina: Berardi, Perilli, Daniliuc, Faraoni, Lambourde, Sishuba, Ajayi, Cissé, Corradi.

Allenatore: Zanetti 6.5.

VENEZIA (3-5-1-1): Joronen 5; Idzes 6, Svoboda 6, Sverko 5.5 (39’ st Raimondo sv); Candela 5.5, Doumbia 5.5 (16’ st Ellertsson 5.5), Nicolussi Caviglia 6.5, Busio 5.5, Haps 6 (16’ st Zampano 5.5); Oristanio 6.5 (27’ st Yeboah 5.5); Pohjanpalo 5.5 (27’ st Gytkjaer 5.5).

In panchina: Bertinato, Grandi, Stankovic, Altare, Sagrado, Crnigoj, Schingtienne, Andersen, Carboni, El Haddad.

Allenatore: Di Francesco 5.5.

ARBITRO: Guida 6.

RETI: 3’ pt Oristanio, 9’ pt Tengstedt; 36’ st autogol Joronen.

NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Bradaric, Duda, Magnani. Angoli: 13-6 per il Verona. Recupero: 1’; 4’.

VERONA - Il vantaggio iniziale, il pari subito pochi minuti dopo e il ko nei minuti finali. Il Venezia vede ripetersi quello che sembra ormai un leit-motiv nella sua stagione e cade nel derby del Veneto: rimonta e vince 2-1 l’Hellas Verona, trascinata da Tengstedt e favorita dall’errore di Joronen (autogol). Inutile la rete in apertura di Oristanio.

Paolo Zanetti prova ad aggredire i rivali con un assetto estremamente offensivo: Livramento e Lazovic esterni, Mosquera-Tengstedt insieme in attacco in un 4-4-2.

Manca però qualcosa a livello difensivo al suo Verona, che si fa sorprendere dopo soli due minuti: la difesa è posizionata malissimo su un corner, Oristanio svetta e firma il vantaggio del Venezia.

L’Hellas ha un paio di minuti nei quali rischia di capitolare, poi si risveglia e aggredisce gli arancioneroverdi.

Lazovic va vicino al pari, che arriva al 9’: Mosquera ispira Tengstedt, che insacca l’1-1 con uno splendido tiro al volo. L’ex Benfica si conferma un fattore nella stagione dell’Hellas ed è immarcabile per il Venezia, sfiorando due volte la doppietta.

Rispondono a tono i lagunari, che sprecano con Haps e vanno vicini al bis con Oristanio. La partita è vibrante e, col passare dei minuti, si amplia il dominio del Verona: il Venezia perde regolarmente le marcature sui corner e rischia, con Magnani poco preciso.

Si va al riposo sull’1-1 e gli ospiti spaventano subito Zanetti: Busio calcia, Montipò devia. Risponde Magnani, che non trova la porta di testa, ma il Venezia sembra avere un impeto migliore: Oristanio e Sverko flirtano col vantaggio, senza trovarlo. Joronen salva i suoi sulla conclusione di Duda, poi li condanna all’81’: erroraccio sulla conclusione di Kastanos, autogol e 2-1. Ancora una volta il portiere, salvifico in Serie B, si rivela lo sfortunato artefice di un ko dei lagunari.

La scena si ripete e Di Francesco, punito nuovamente dai calci piazzati, prova il tutto per tutto inserendo Raimondo e passando al tridente.

Zanetti risponde chiudendosi coi cinque difensori e ripartendo con efficacia: più chances per il Verona che per il Venezia nei minuti finali, e il derby si tinge di gialloblù. L’Hellas vince 2-1 e torna al successo dopo tre ko consecutivi, quattro nelle ultime cinque gare: Zanetti sale a 9 punti, Di Francesco resta penultimo a quota 4.

Il suo Venezia non sembra imparare dai suoi errori e li paga carissimi: la vittoria nel derby manca dal 2007/08 e dalla C1.