Ricordo, a tal proposito, come da piccolo i miei genitori si accorgevano di quando stavo mentendo perché non riuscivo proprio a mascherare il mio disagio, sopraffatto com’ero dai sensi di colpa che mi assalivano persino quando mi passava per la mente di voler mentire.
Vediamo, allora, cari lettori di sviscerare qualche informazioni utile in merito alle bugie supportando magari tali informazioni con delle spiegazioni scientifiche.
Iniziamo col dire che esistono studi che dimostrano che più si ricorre alle bugie e più facile diventa ripeterle in futuro. In altre parole, il dire le bugie sempre più spesso ristruttura il nostro cervello rendendo sempre più facile il dirle in seguito. In tal senso è stato notato come l’amigdala (situata nel lobo temporale del cervello) che gioca un ruolo chiave nella formazione e nella memorizzazione di ricordi associati a eventi emotivi viene particolarmente attivata quando si dicono le bugie. Pare, inoltre, che l’amigdala sia responsabile per i vissuti di paura ed ansietà che sono presenti quando abbiamo sensi di colpa (come può succedere quando diciamo le bugie). Altri studi di psicologia evolutiva hanno dimostrato che le bugie possono comparire in bambini sin dal loro secondo anno di vita ed evidenziano la messa in atto di complesse funzioni mentali quali la pianificazione, l’attenzione e la capacità di mettersi nei panni degli altri (e vedere quindi le cose da un altra prospettiva) al fine di manipolare la realtà.
È inoltre interessante notare come alcuni studi hanno dimostrato come la maggior parte della gente evita di dire le bugie e ricorre ad esse soltanto quando la realtà o la verità procura notevoli svantaggi. Ci sono anche studi che dimostrano come la frequenza delle bugie aumenta significativamente quando c’è da guadagnarci finanziariamente; in tale circostanza pare che diventi molto più difficile resistere alla tentazione di mentire quando c’è da guadagnarci qualcosa.
Al di là però di motivi così venali per mentire, pare che la propensione a dire le bugie dipenda molto dal nostro livello di sviluppo morale. Per dirla in parole semplici, il nostro grado di onestà dipende molto dal giudice interno che controlla la nostra onestà. La mancanza di un forte giudice interno può essere la spiegazione per le condotte psicopatiche di alcune persone che non si fermano a niente pur di raggiungere i loro scopi includendo nei loro comportamenti parecchi bugie ed inganni.
Esistono anche condizioni ambientali che tendono ad incidere in modo notevole sulla frequenza delle nostre bugie. In tal senso, pare che siamo più inclini a mentire quando ne abbiamo una buona scusa (cioè quando possiamo razionalizzare il nostro comportamento).
Mentiamo più facilmente, poi, quando siamo stressati ed affaticati oppure quando notiamo la disonestà altrui. Infine, esistono studi che dimostrano che siamo più inclini all’essere onesti quando le condizioni ambientali stimolano la nostra moralità oppure quando ci accorgiamo di essere controllati ed osservati dagli altri.
Morale di questo articolo? Stimolate, cari genitori, i vostri figli sin da piccoli ad essere onesti e ad evitare di raggiungere i loro scopi con la furbizia, con la dissimulazione e con l’inganno. Farete non solo il bene dei vostri bambini ma dell’umanità intera.