CANBERRA – Ha suscitato forti polemiche l’introduzione in Parlamento della normativa che mira a espandere il programma pilota sull’introduzione di tessere per il welfare senza possibilità di ritiro di contanti.
Le tessere, sulle quali viene ‘caricato’ l’80% dei sussidi di welfare di cui la persona ha diritto, e che non possono essere usate per comprare alcol o giocare d’azzardo, sono già in uso a Ceduna in SA, a East Kimberley e nelle Goldfields in Western Australia e ad Harvey Bay in Queensland. Il governo federale ora vuole estenderne l’utilizzo anche a Cape York in Queensland e in tutto il Northern Territory, dove dovrebbe sostituire la Basics Card. Nel Territorio sono ben 21.000 le persone soggette a provvedimenti restrittivi sulla gestione del loro reddito, l’83% delle quali sono aborigene.
“L’espansione di questo programma è del tutto ingiustificata, perché è stato dimostrato che si tratta di uno spettacolare fallimento. Bisognerebbe invece adottare un approccio ben diverso che sia veramente efficace all’interno della comunità”.
Anche le organizzazioni di rappresentanza della popolazione indigena in Northern Territory hanno fortemente criticato la proposta del governo: “Questo provvedimento svuota di qualsiasi significato le promesse del governo di lavorare a stretto contatto con la comunità aborigena per ridurre il divario esistente tra gli indigeni e il resto d’Australia”.
Il leader federale dei Nationals e vice primo ministro Michael McCormack, dal canto suo, in un’intervista ai quotidiani ex Fairfax si è detto favorevole all’introduzione della cashless card su tutto il territorio nazionale per i beneficiari di welfare al di sotto dei 35 anni d’età: “I risultati del programma pilota parlano da soli”.
Alcuni giorni fa lo stesso primo ministro Scott Morrison si era espresso a favore dell’adozione a livello nazionale programma, aggiungendo però di essere disposto ad aspettare pazientemente il momento giusto per farlo “in modo da consentire che le comunità locali siano disposte ad accettare di buon grado la sua introduzione”.