CANBERRA – Nonostante l’approvazione in Senato di una mozione dei Verdi per il rinvio di due mesi del disegno di legge “Help to Buy”, il primo ministro Anthony Albanese ha dichiarato che il governo ripresenterà la legge alla Camera dei deputati durante la prossima sessione di ottobre, cercando di aggirare il blocco al Senato. “Continueremo a sostenere il nostro caso. Non ci sono argomenti legittimi che giustifichino un’opposizione a questa legislazione”, ha commentato Albanese.

Il programma “Help to Buy” offrirebbe a 40.000 acquirenti di una prima casa l'accesso a depositi più convenienti attraverso un sistema di proprietà condivisa con il governo federale. I Verdi, tuttavia, hanno bloccato il disegno di legge sostenendo che questo aumenterebbe gli affitti e i prezzi delle case. Il leader dei Verdi, Adam Bandt, ha chiesto al governo di tornare al tavolo delle trattative: “Il tempo stringe per il primo ministro, che dovrebbe lasciare che i suoi ministri negozino tornino a negoziare con i Verdi”.

I Verdi si oppongono anche al disegno di legge “Build to Rent” del governo, che prevede incentivi fiscali per i costruttori che costruiscono nuove abitazioni destinate al mercato delle locazioni. I Verdi chiedono invece al governo di introdurre un tetto agli aumenti degli affitti, investire di più nelle case popolari ed eliminare gradualmente incentivi fiscali come il “negative gearing” e le esenzioni sulle plusvalenze per gli investitori immobiliari.

Il ministro competente Clare O'Neil, ha dichiarato che i Verdi non hanno mostrato una volontà reale di negoziare sui progetti legislativi del governo in tema di edilizia residenziale: “Help to Buy è una parte importante del puzzle che potrebbe cambiare la vita di 40.000 australiani e delle loro famiglie”.

L'opposizione ha espresso anch'essa contrarietà al disegno di legge. Jane Hume, portavoce dell'opposizione per le finanze, ha affermato che gli australiani non sarebbero disposti a cedere una “grossa fetta” della loro casa al governo.

In risposta all'impasse, Albanese non ha escluso l'eventualità di sciogliere il Parlamento e indire elezioni anticipate se la legislazione non dovesse passare. La mossa dei Verdi di rinviare di due mesi il voto sulla proposta "Help to buy" potrebbe essere considerata come la prima occasione di rigetto del disegno di legge da parte del Senato, aprendo la possibilità di una seconda bocciatura e potenzialmente di una doppia dissoluzione del Parlamento.