Possono i colori stimolare l’intelligenza? Provate a vestirvi per un giorno intero tutto di nero o di bianco dalla testa ai piedi. Fate attenzione all’effetto di questi outfit monocromatici sul corpo e nella mente. Il nero, colore misterioso, caotico, identifica il caos e nel disordine la mente è più libera di creare. E’ il colore dello spirito di adattamento al momento, del coraggio e incrementa la produttività. 
L’intelligenza bianca, detta “esistenziale”, si sperimenta invece con abiti candidi ed è un’ancora di salvezza nei momenti difficili, indicando la strada giusta se si perde la strada. 

Seguono le altre capacità cromatiche, come quella dell’oro, ovvero l’intelligenza economica, dei soldi e del successo.

Oppure quella emotiva del verde, la musicale del blu, l’intelligenza intuitiva dell’indaco e quella del perdono che si associa al rosa e così via.

Dopo i test dei colori che svelano la personalità di ognuno di noi che affondano le radici nelle teorie junghiane e che ora, in nuove forme, sono di tendenza su TikTok, è la volta delle intelligenze cromatiche. Di differenze di tonalità ce ne sono una moltitudine e qui sta il bello: ad ogni sfumatura corrisponde la capacità di partecipare alla nostra vita. Insomma, i colori sono degli indicatori più utili del Q.I. (Quoziente Intelligenza). 

Le sfumature ci influenzano, seppure indirettamente, e se ne trovano prove fin dall’antichità secondo Samya Ilaria Di Donato. La scrittrice possiede un curriculum decisamente indicativo: è progettista e consulente del colore, counselor a indirizzo sistemico transpersonale, arteterapeuta, coach aziendale. Esperta di neuromarketing, è ideatrice del metodo Colors, dei progetti Coloranima e Colorsophia, tutti basati sulle differenze cromatiche che ci cambiano la vita.

Di Donato parte dal presupposto che sia errato ritenere misurabile quella qualità chiamata intelligenza solo attraverso un punteggio Q.I. mentre le differenze cromatiche sono infallibili, perché forniscono stimoli inconsci per arricchire la nostra vita. “Ogni colore ha un chiaro riferimento nella cultura o nelle tradizioni religiose a diversi significati, e a loro volta questi sono collegati come i sette chakra e le prime sette intelligenze ai primi sette colori dell’arcobaleno. Per tutti gli altri sono collegamenti logici dettati dall’etimologia dei colori o dalle loro connessioni simboliche con l’argomento di riferimento”, precisa la scrittrice.

Come si fa ad approfittare del mondo colorato che ci circonda? Risponde Di Donato: “Ci sono veri e propri esercizi pratici per valutarne gli effetti. Vestirsi di un colore unico per un giorno, per esempio. Oppure esponendosi alla luce solare per 15 minuti al dì, ricevendo la gamma intera dei colori. Ancora sperimentando in casa l’effetto dei differenti colori a noi più graditi nelle vare aree, ad esempio cambiando una tenda, un cuscino o un complemento d’arredo per osservare come agiscono sul nostro stato d’animo, facendoci stare meglio. Tutti notiamo fastidio entrando in un luogo illuminato male o dove i colori predominanti non sono di nostro gusto, è l’effetto negativo dipendente dalla saturazione cromatica. Il bilanciamento e l’armonia delle tonalità sono gli ingredienti per creare un ambiente gradito e che predispone al relax, all’ascolto, alla produttività”.

“Questa capacità dei colori può aiutare a scoprire il proprio talento e le proprie intelligenze dominanti, - conclude Di Donato. - Ogni colore è legato a un livello di intelligenza diverso e riflette uno specifico ambito della vita, svela il giusto significato e il vero potenziale di ognuno e ci permette di creare il nostro arcobaleno di felicità e beatitudine”.