MARINA BAY (SINGAPORE) - La partenza è quella giusta, stavolta, per Lando Norris, che vince il Gran Premio di Singapore e scaccia via i fantasmi allo spegnimento dei semafori, momento nel quale spesso il britannico non si è fatto trovare pronto.

È la terza vittoria stagionale per il pilota della McLaren, strano a dirsi visto che si trova ancora in lotta per il campionato. Questo forse anche per demerito della Red Bull di Max Verstappen, che continua il suo digiuno di vittorie dal Gran Premio di Spagna ma torna sul podio e conquista punti importanti a sei gare dal termine della stagione.

Una lotta a due che è tornata a distanza ravvicinata proprio tra le curve cittadine di Marina Bay, seppur il distacco di venti secondi tra lui e Verstappen sia indicativo della differenza che c’è, a livello di prestazioni e velocità, tra la sua McLaren e la Red Bull.

Senza alcun errore alla partenza, infatti, Norris non ha avuto intoppi nel portare a casa il successo finale, anche se non senza rischi presi, come quando a metà della corsa il britannico è andato un po’ troppo vicino alle barriera urtandole leggermente ma evitando danni che avrebbero potuto compromettere la sua domenica.

“Ho sempre avuto tutto sotto controllo - dice lo stesso Norris nel post gara -, facendo solo un bloccaggio quando non dovevo. Ho spinto al limite ogni giro e ne ho pagato il prezzo avvicinandomi più del dovuto ai muri. Si tratta di una pista difficile, ma questa è la sfida che ti sottopone Singapore”.

Una sfida che ha raccolto alla sua maniera l’altro pilota della McLaren, Oscar Piastri, che nonostante sia partito quinto sulla griglia di partenza, dietro le due Mercedes, è riuscito a finire sul podio, passando proprio Lewis Hamilton e George Russell grazie ad un’ottima strategia di pit stop che ha permesso all’australiano di finalizzare subito i sorpassi sui due britannici. Strategia che ha pagato anche in casa Ferrari, che con Charles Leclerc e Carlos Sainz riesce a conquistare un quinto e settimo posto finale, certamente positivo vista la delusione della qualifica del sabato.

Entrambi i piloti, infatti, non sono riusciti a far registrare il tempo nel Q3, per via dell’incidente occorso allo spagnolo e del track limits che ha invece messo fuori dai giochi il monegasco.

Nona e decima posizione di partenza che Leclerc e Sainz sono riusciti a migliorare, con un rammarico che però resta sensibile visto il grande potenziale della Rossa sul passo gara: “Abbiamo fatto un’esecuzione di gara perfetta - commenta Leclerc -. Purtroppo nelle qualifiche di ieri le gomme non erano alla temperatura giusta, ma anche senza questo inconveniente ho fatto io degli errori dei quali non avevo parlato ieri - ammette -. Una gara di rimonta, nella quale abbiamo fatto un grande lavoro”.

Ammissione di colpe avvenuta anche sponda Sainz, che dice di aver “commesso un errore nell’occasione dell’incidente” ma tornando anche sul tema della temperatura dei pneumatici, con una “finestra di temperatura gomme che quest’anno è davvero piccola”, rivela lo spagnolo, oggi alla sua duecentesima gara in Formula 1.

Un risultato nel complesso positivo, su un tracciato cittadino che, al contrario di Baku, non è adatto a sorpassi a rimonte.

Un punto di vista ribadito anche dal team principal della Rossa, Frederic Vasseur, che nel ricordare la delusione del sabato ha comunque lasciato spazio agli aspetti positivi di una gara condotta bene dal box di Maranello.

“Un’ottima domenica per noi, una gara positiva per entrambi i piloti, con un passo nel complesso buono - ha detto Vasseur -. Leclerc negli ultimi venticinque giri è stato all’altezza di Norris, è frustrante vista la qualifica di ieri, ma comunque un risultato positivo considerando da dove partivamo in griglia. Siamo stati all’altezza della McLaren sia oggi che venerdì, purtroppo ci è mancato il sabato”. Così Vasseur, che rilancia dunque la sfida ad Austin, dopo il mese di sosta nel quale le fabbriche dei vari team resteranno aperte, cosa che consentirà alla Ferrari di “sviluppare la vettura e portare gli ultimi aggiornamenti, così come tutti i team”, ha chiosato.