Ne è un esempio la storia di Isabella Frezza, giovane italo-australiana che, durante il primo lockdown a Melbourne, ha dato libero sfogo alla sua grande passione: la moda.
Isabella racconta, infatti, che per molti mesi l’anno scorso è stata sveglia fino a notte fonda per cucire ed esprimere appieno la sua creatività con la realizzazione di capi intimi per donne: è nato così Dolce Amore Intimo, la sua attività di intimo tutto al femminile che sta crescendo di mese in mese.
Isabella è nata in Australia ma ha origini calabresi. La famiglia materna emigrò nel continente australe verso la fine degli anni ’70; sua madre da giovane decise di tornare in Calabria, dove conobbe il suo futuro marito. La prospettiva del benessere australiano li convinse a tornare in questa terra dove, dopo un breve periodo, nacquero Isabella e suo fratello. Dopo pochi anni ritentarono una seconda volta di vivere in Calabria a Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, dove Isabella frequentò le scuole ma, alla fine delle medie, l’intera famiglia si trasferì – questa volta definitivamente – a Melbourne. Isabella ha da sempre nutrito una forte passione per l’arte e per la moda. Dopo un inizio degli studi universitari nel campo della storia dell’arte, ha cambiato indirizzo e ha iniziato a studiare international business.
Durante il lockdown ha deciso di comprare un po’ di pizzo e di rimettersi a cucire dando sfogo alla sua creatività e alle sue passioni artistiche. Ha iniziato così a realizzare capi intimi femminili, cercando di rappresentare la propria terra d’origine: la Calabria. Isabella quindi, tramite i suoi capi, tutti su misura e fatti a mano, ha cercato un perfetto equilibrio tra moda, cultura e sensualità. “Ogni cosa la faccio su misura per creare una nuova cultura della moda, un po’ più sostenibile e studiata per vestire ogni donna in maniera unica – spiega Isabella -. Per me è molto importante questo aspetto. Credo infatti che ci sia una cultura un po’ tossica nel campo della moda riguardo l’immagine del corpo e gli standard da seguire che spesso danneggia la nostra autostima e ci fa ossessionare su immagini costruite e non realistiche. Noi donne dovremmo sentirci bene nella nostra pelle.”
Oltre ad avere un occhio di riguardo nei confronti del genere femminile, Isabella tiene molto anche all’ambiente. I suoi capi sono tutti creati senza l’utilizzo di plastica e per le spedizioni si affida a un corriere che produce basse emissioni e che vengono a loro volta riciclate in maniera sostenibile. Isabella non vede l’ora, una volta finiti gli studi, di potersi dedicare totalmente alla propria attività, mantenendo quel senso di unicità che caratterizza ogni suo capo.