GINEVRA - Sono “abbastanza ottimista”, ha detto Stephanie Williams, Rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e Capo della Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, in una conferenza stampa in cui ha annunciato diversi accordi concreti come l’apertura delle principali strade del Paese e di alcune vie aeree interne.
A questo proposito, per la prima volta da oltre un anno, nei giorni scorsi c’é stato un volo fra Tripoli e Bengasi, le due città simbolo del conflitto che spacca la Libia dal 2014.
Un aereo della compagnia Afriqiyah Airways è atterrato all’aeroporto di Benina nei pressi di Bengasi provenendo da Mitiga, l’unico scalo funzionante a Tripoli.
Lo riferisce il sito Al Wasat precisando che a bordo c’era una delegazione di Afriqiyah, dell’Autorità degli aeroporti libica e di quella dell’aviazione civile di Tripoli.
“La visita avviene in preparazione di una ripresa di regolari voli commerciali fra gli aeroporti di Mitiga e Benina dopo un lungo stop di oltre un anno”, informa la pagina Facebook dell’authority aeroportuale con implicito riferimento al blocco causato dal fallito attacco a Tripoli tentato dall’aprile 2019 al giugno scorso dalle forze del generale Khalifa Haftar.
Il vicepremier del Governo di accordo nazionale insediato a Tripoli e riconosciuto dall’Onu, Ahmed Maitig, su Twitter ha scritto di auspicare che il volo “sia l’inizio della fine della sofferenza dei libici”.
Da Bengasi, una fonte del ministero degli Esteri dell’esecutivo non-riconosciuto dall’Onu ha precisato che l’interruzione dei collegamenti c’era stata nel settembre dell’anno scorso e il volo “vuol dire che le cose stanno andando abbastanza bene”.
Il riferimento, implicito, è ai recenti sviluppi della situazione in Libia che recentemente il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha definito “una rara opportunità per compiere un reale progresso alla ricerca di pace e stabilità” per il Paese.