VALONA (ALBANIA) - Tappa e maglia. La tre giorni in Albania si chiude ancora una volta con Mads Pedersen in trionfo, nella terza frazione del Giro d’Italia 2025, con partenza e arrivo da Valona (160 km).
Un piano perfetto quello di Ciccone e compagni che hanno preparato il campo al danese, abile a tenere duro sulle salite di giornata superando tutti nello sprint di gruppo: il velocista si riprende dunque la maglia rosa, simbolo del primato, rispedendo Primoz Roglic a 9”.
Sensazioni positive da portarsi dietro nel ritorno in Italia, dopo il primo giorno di riposo a disposizione. Roglic, non avendo nessuna intenzione di tenere la testa della corsa, ha lasciato andare la fuga di giornata composta da sei uomini.
Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Mark Donovan (Q36.5), Chris Hamilton (Picnic PostNL) e Alessandro Tonelli (Polti VisitMalta) si sono dati battaglia nella prima parte della corsa, soltanto le salite hanno ribaltato l’inerzia: a 40 chilometri dal traguardo Pello Bilbao (Bahrain - Victorious) e Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), che inizialmente avevano ripreso la fuga, sono rimasti soli al comando, i due però sono stati recuperati dal gruppo di testa - che nel frattempo aveva perso i velocisti tra cui Wout Van Aert - ai -18 dal traguardo.
La volata è stata gestita alla perfezione prima da Giulio Ciccone, poi da Mathias Vacek, inutile la rimonta da parte di Corbin Strong (Israel - Premier Tech) e Orluis Aular (Movistar Team), rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Segnali incoraggianti per quanto riguarda l’Italia, con 9 azzurri dalla quinta alla tredicesima posizione.
Da evidenziare, prima del via ufficiale, il gesto di Stefano Allocchio (direttore di corsa del Giro), che ha mostrato un cartello con su scritto “Forza Becca”, dedicato all’ex calciatore Evaristo Beccalossi, rimasto in coma per 47 giorni a causa di un’emorragia cerebrale, poi risvegliatosi.
Altra giornata di festa per la Lidl-Trek, alla seconda vittoria di tappa: “Con quasi 3mila metri di dislivello è stata una giornata durissima, ma dovevo dare tutto quello avevo per ripagare lo sforzo dei miei compagni di squadra. Io vincitore del Giro? Adesso non esageriamo (ride, ndr), vado forte in salita, ma mi godrò le prossime tappe, ci sono altre frazioni in cui posso dire la mia”, ha dichiarato il vincitore.
Soddisfatto anche Giulio Ciccone: “Questo era il nostro piano, non era facile perché non era una tappa semplice da gestire, ma abbiamo fatto un altro grande lavoro, Pedersen quando ha queste gambe è difficile batterlo. Quando sta bene si diverte a fare queste tappe dure. Quando ha perso la maglia ieri non era dispiaciuto, anzi era ancor più motivato”.
Domani ci sarà un giorno di riposo per il trasferimento dall’Albania all’Italia, martedì si ripartirà con la quarta tappa, la Alberobello (Pietramadre) - Lecce di 189 chilometri, una frazione sostanzialmente piatta e dedicata interamente ai velocisti. Ma attenzione alle fughe di giornata che potrebbero scombinare i piani.