NEW YORK – In difficoltà da anni, il produttore americano dei famosi contenitori di plastica per alimenti Tupperware ha annunciato di aver avviato una procedura fallimentare.

“Negli ultimi anni, la posizione finanziaria dell’azienda è stata gravemente influenzata dal difficile contesto macroeconomico”, ha affermato Laurie Ann Goldman, Ceo della società che ha presentato istanza di protezione ai sensi del Capitolo 11, la legge americana sui fallimenti.

“Di conseguenza, abbiamo esplorato numerose opzioni strategiche e abbiamo stabilito che questa è la strada migliore da seguire. Questo processo è pensato per fornirci una flessibilità essenziale mentre perseguiamo alternative strategiche per supportare la nostra trasformazione in un’azienda digitale e tecnologicamente avanzata, meglio posizionata per servire i nostri stakeholder”, ha aggiunto Goldman.

Le radici dell’azienda risalgono al 1946, quando il chimico Earl Tupper “ebbe una scintilla di ispirazione mentre creava stampi in una fabbrica di materie plastiche subito dopo la Grande Depressione”, secondo il sito web di Tupperware.

L’azienda era da tempo in crisi, a causa della debolezza della domanda ed aveva inanellato crescenti perdite negli anni passati, fatta salva la mini ripresa evidenziata durante la pandemia. Ma il successivo aumento dei costi delle materie prime, della manodopera e dei trasporti, ha ulteriormente intaccato i margini di Tupperware e portato i bilanci in rosso.
La compagnia stava cercando di rilanciare la propria attività da almeno quattro anni, dopo aver registrato un forte calo delle vendite per sei trimestri consecutivi a partire