WASHINGTON - I repubblicani alla Camera, dove hanno una risicata maggioranza, rovinano l’addio di Joe Biden alla convention dem: in un rapporto di 291 pagine, tre commissioni inquirenti “hanno accumulato evidenze che dimostrano che il presidente Biden ha tenuto una condotta passibile di impeachment” e lo accusano di abuso di potere e ostruzione della giustizia, affidando le loro conclusioni alla valutazione dell’aula. Secondo i parlamentari gop, Biden ha “defraudato gli Stati Uniti per arricchire la propria famiglia” quando era vicepresidente, favorendo gli affari del figlio Hunter.  

Il partito però non ha i numeri per una condanna al Senato. I repubblicani delle commissioni vigilanza, giustizia e fisco hanno affermato che ci sono “prove schiaccianti” che Biden ha partecipato a una “cospirazione per monetizzare il suo ufficio fondato sulla fiducia pubblica per arricchire la sua famiglia”.  

A loro avviso, la famiglia Biden e i suoi soci in affari hanno ricevuto decine di milioni di dollari da interessi stranieri “portando quegli interessi a credere che tali pagamenti avrebbero fornito loro accesso e influenza su Biden”. Secondo le indagini parlamentari, in totale si tratterebbe di più di 27 milioni di dollari ricevuti da individui o entità straniere dal 2014.  

I repubblicani accusano anche la famiglia Biden di aver sfruttato la posizione di Biden come vicepresidente per ottenere più di 8 milioni di dollari in prestiti da benefattori democratici, prestiti che “non sono stati rimborsati”, come dimostrerebbe il fatto che “la documentazione a supporto di molti dei prestiti non esiste e non è stata presentata alle commissioni”.