MELBOURNE Tenere duro ancora per qualche giorno per sconfiggere, una volta per tutte, il nemico Coronavirus. È questo il messaggio rivolto alla popolazione del Victoria dal premier Daniel Andrews in una giornata, quella di ieri, attorno alla quale si nutriva grande attesa per l’annuncio di anticipati allentamenti nelle restrizioni, ventilati la scosa settimana dallo stesso premier. E invece, almeno per adesso, nulla cambia affinchè tutto cambi per Melbourne, mentre le aree regionali dello Stato, forti di una percentuale media di contagi nell’arco dei 14 giorni attestata allo 0,2, possono già cominciare ad entrare in una situazione di quasi normalità.

Dunque, a dispetto delle previsioni della vigilia e con i casi medi giornalieri scesi sotto la soglia di 5 casi, Andrews non ha annunciato alcun cambiamento anticipato al piano originale di allentamento delle restrizioni. Dietro alla decisione, il focolaio scoppiato della zona settentrionale della città di Melbourne, con il premier che ha detto di voler concedere una “pausa prudente”, mentre nessun positivo è stato riscontrato nei primi risultati dei test relativi al focolaio stesso e in attesa degli altri risultati per la conferma del suo contenimento. “Questo non è certo un passo indietro - ha assicurato Andrews - semplicemente vuol dire attenersi scrupolosamente ai dati, e non alle date come avevo già detto in precendenza, affidandosi alla scienza e seguendo le diretteive delle autorità sanitarie. È quello che abbiamo sempre fatto e che, evidentemente, ha funzionato e funziona, visto che siamo passati dai centinaia e centinaia di casi quotidiani di non troppo tempo fa ai sette di oggi”.

Andrews, criticato per la decisione anche dal primo ministro Scott Morrison, che lo ha accusato di non avere alcuna fiducia nel sistema sanitario del Victoria, e accusato di “immobilismo” dall’ex ministro statale della Sanità Jenny Mikakos, si è detto però fiducioso di poter annunciare lo “sblocco” di Melbourne entro un paio di giorni, e quindi comunque in anticipo rispetto alla data originaria di domenica prossima.

Come detto, può invece tirare un sospiro di sollievo l’area regionale dello Stato dove, permanendo le disposizioni sulle attività commerciali e del settore dell’ospitalità già introdotte in precedenza, da mercoledì, tra le altre, con precise regolamentazioni in termini di presenze e distanziamento, riaprono palestre e piscine, riprendono gli sport non di contatto per gli under 18, mentre 20 sono le persone che possono partecipare a cerimonie religiose al coperto, 50 all’aperto, così come sono 50 gli ammessi ai funerali.