CANBERRA - Il Consiglio intergovernativo riunitosi oggi ha approvato il piano mirato a potenziare il sostegno di primo intervento a chi fugge da situazioni di violenza familiare.

Il governo federale si è, inoltre, impegnato a rinnovare i finanziamenti oltre l’accordo quinquennale, un sostegno che a detta di Albanese tamponerà l’emergenza che si verrà a creare a luglio del prossimo anno quando numerosi servizi arriveranno a scadenza di contratto.

“Ciò che abbiamo fatto oggi è stato concordare sulla necessità di continuare a garantire tali finanziamenti anche oltre i cinque anni - ha affermato Albanese -. Il vantaggio di questi servizi legali sarà la certezza di sapere cosa accadrà man mano che andranno avanti”.

Circa 800 milioni di dollari del rinnovato piano saranno utilizzati per incrementare i finanziamenti ai servizi di assistenza legale, compreso l’innalzamento delle retribuzioni, con particolare attenzione all’intervento sui casi di violenza di genere.

Il pacchetto servirà anche a finanziare anche approcci “innovativi” per identificare e gestire specifici soggetti autori di reati ad alto rischio, al fine di porre fine alla spirale delle violenze, e trovare soluzioni ai vizi come alcol e gioco d’azzardo che giocano un ruolo di primo piano nell’esacerbare situazioni critiche.

“In tante occasioni, quando si verifica una di queste tragedie, l’autore sarà qualcuno che l’ha vissuta nella propria situazione familiare quando era più giovane. Come possiamo intervenire per cambiare la situazione? Come possiamo intervenire per cambiare la cultura in modo che questo divenga inaccettabile?”, ha domandato Albanese.

Questa mattina sono tornate nuovo alla ribalta le polemiche riguardanti il numero di operatori di primo intervento, il cui numero rimane sottodimensionato nonostante gli stanziamenti accordati dal governo federale a Stati e Territori.

In merito, il ministro federale dei Servizi sociali Amanda Rishworth aveva espresso il suo disappunto dopo aver constatato che le amministrazioni di Stati e Territori non avevano mantenuto appieno gli impegni presi all’inizio di quest’anno per incrementare il personale.

Il premier del Queensland Steven Miles ha replicato ai commenti di Rishworth, rispondendo che non “erano di alcun aiuto” dal momento che gli Stati non possono creare tali operatori dal nulla con la bacchetta magica.

Il premier del New South Wales Chris Minns ha affermato che, sebbene una massiccia iniezione di liquidità costituirà un fattore importante, il punto centrale del problema rimane quello dell’approccio sociale.

“Il cambiamento deve avvenire. In parte sono soldi, in parte sono cambiamenti legislativi, ma un elemento importante della riforma è un cambiamento culturale nella comunità”.