PARIGI (FRANCIA) - Risponde a due domande in italiano e alle altre in francese. Non si sbilancia sulla formazione, ma considera la Nations League come un torneo dove fare esperimenti.

Il ritorno al lavoro dopo le vacanze di Didier Deschamps è stato carico di nuove idee, ma cominciare il nuovo ciclo affrontando l’Italia rende più suggestivo l’impegno. Eppure il cinquantacinquenne non cade nel tranello, evitando commenti sugli Azzurri.

“Non mi permetterò di giudicare l’Italia. Comparare il passato col presente non ha senso. Ha cambiato parecchi giocatori rispetto a quelli che erano presenti agli Europei e quindi i nuovi avranno tanta voglia di fare bene”.

La Francia ha concluso un Europeo deludente in semifinale, adesso per voltare pagina si riparte dalle basi: “Dobbiamo cercare di essere più pericolosi dell’avversario, padroneggiare nel gioco e creare occasioni. La nostra mancanza di efficacia offensiva ci ha penalizzato oltremodo durante l’ultima competizione”. Con due partite in quattro giorni si prevede un utilizzo massiccio della rosa: “Indipendentemente da chi inizierà in campo, l’obiettivo sarà vincere giocando bene. Poi dipenderà da cosa farà l’Italia”.

Per i Galletti la Nations sarà l’aperitivo delle qualificazioni mondiali, l’occasione per “fare passi avanti e vedere tanti giocatori in azione. Forse nuocerà all’espressione di gioco collettivo, ma è il momento per farlo. Nelle prossime sei partire sperimenteremo”.

Secondo Deschamps la parentesi olimpica è stata fantastica (“Ha fatto bene a tutti. Lo sport è capace di unire, anche se non risolve i problemi della vita quotidiana, dobbiamo mantenere questo atteggiamento di amore verso gli atleti”), delle Paralimpiadi ha apprezzato il calcio per ciechi (“Mi sono reso conto della complessità è della difficoltà. I giocatori mi hanno impressionato”) e sui giocatori taglia corto: “Sono tutti disponibili anche chi ha accusato problemi fisici nei giorni scorsi”.

Si sofferma in particolare su Griezmann (“Ha una forte influenza, sta a lui fare di tutto per essere presente partita dopo partita, ma non può giocarle tutte”) e Rabiot (“Spero che trovi presto una sistemazione, perché è in una situazione imbarazzante”) e conclude sulla Nations: “Puntiamo sempre al miglior risultato. Ci saranno i quarti andata e ritorno a marzo, poi la final four, quindi il percorso inciderà anche sulle qualificazioni al Mondiale”.