Domenica 4 giugno, l’Associazione Veronesi nel Mondo, sezione di Melbourne, ha organizzato una calorosa festa nell’enorme salone messo a disposizione dalla chiesa dell’Holy Spirit di Thornbury.

Oltre cento gli ospiti, tra cui molti rappresentanti di differenti realtà associative italiane, come quella dei piemontesi, dei vicentini, dei padovani, degli Alpini, e di varie Associazioni d’Arma. 

Lunghe tavolate hanno ospitato i presenti che hanno potuto deliziare di un gustoso pranzo a base di antipasti misti, tortellini, carne e dolce, accuratamente preparato dai volontari e dal comitato, sotto l’amorevole guida dell’infaticabile e attenta Ida Zanella. 

I raggi del sole hanno scaldato e hanno illuminato la stanza elegantemente addobbata con fasce e bandiere tricolori, mentre il presidente Zanella, una volta salito sul palco, ha dato il benvenuto agli ospiti: “Grazie a tutti di essere venuti qui oggi a celebrare questa importante ricorrenza. In particolare a tutti i presidenti delle varie associazioni che hanno risposto al nostro invito. Un pensiero particolare va a Sam Cucinotta, presidente dei Marinai d’Italia, che è scomparso lo scorso venerdì, improvvisamente, e a tutti coloro che erano soliti festeggiare insieme a noi ma che purtroppo non ci sono più. Infine, un grazie di cuore a quella donna piccola e fragile che non si ferma mai, mia moglie Ida, che è sempre a disposizione di tutti”.

Zanella ha poi letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolto in particolare a tutti i connazionali all’estero: “Perché questa è una celebrazione che tocca noi tutti, perché riguarda la storia delle radici delle nostre vite familiari”.

La parola è poi passata al presidente del Com.It.Es del Victoria e della Tasmania, Ubaldo Aglianò, che ha ricordato quanto il 2 giugno sia stato importante “non solo per aver scelto la repubblica, ma anche per aver rimarcato quei valori democratici che erano stati offuscati da anni di dittatura”. “È merito dei migranti se questi ideali sono sopravvissuti all’estero e sono stati tramandati alle generazioni successive”, ha aggiunto.

Una volta terminati i discorsi, le persone si sono alzate in piedi per cantare tutti insieme i rispettivi inni – quello italiano e quello australiano – e prima ancora di cantare in allegria, una volta terminato il pranzo, sulle note musicali del celebre cantante Toni Marchi venuto apposta per l’occasione.

La giornata si è conclusa con un bicchiere caldo di vin brulé e una ricca lotteria che ha visto i fortunati vincitori ricevere i tanto attesi premi.