BRISBANE - Il governo Crisafulli sta valutando di modificare la classificazione dei dingo, aprendo la possibilità che possano essere tenuti come animali domestici. La proposta, che prevede di riclassificare i dingo come Canis familiaris (cioè cani domestici), ha sollevato un acceso dibattito tra esperti di fauna, organizzazioni ambientaliste e rappresentanti delle comunità aborigene.

Oggi i dingo sono considerati specie invasiva secondo la normativa statale sulla biosicurezza, e quindi non possono essere allevati, venduti, nutriti o spostati. La modifica, al momento allo studio del Dipartimento delle Industrie Primarie, renderebbe legale la loro detenzione come animali da compagnia, pur mantenendo la possibilità per i proprietari terrieri di difendere il bestiame dagli attacchi dei dingo selvatici.

“I dingo non sono cani”, ha spiegato Alix Livingstone, dell’associazione Defend the Wild. “Sono una specie geneticamente e comportamentalmente distinta, con un ruolo ecologico insostituibile come predatore di vertice”.

La genetista Kylie Cairns, specialista in biologia dei dingo, ha sottolineato l’incoerenza normativa: “La legge li considera fauna nativa da una parte e parassiti dall’altra. È una contraddizione. Sono presenti in Australia da migliaia di anni, molto prima dell’arrivo dei coloni europei”.

La studiosa teme che la domesticazione porti a problemi di benessere e gestione. In altri Stati, come New South Wales e Western Australia, dove possedere dingo è legale, si sono già registrati casi di sovrappopolazione, maltrattamenti e abbandoni.

Anche Sonya Takau, fondatrice di Dingo Culture e donna del popolo Jirrbal, ha espresso indignazione per la proposta: “Per noi aborigeni, il dingo ha un valore culturale profondo. È un animale selvatico, unico nel suo percorso evolutivo. Assimilarlo ai cani domestici è un atto di mancanza di rispetto”.

Secondo il ricercatore Euan Ritchie, della Deakin University, la tassonomia dei dingo resta “complessa”, ma differenze morfologiche e comportamentali li distinguono chiaramente dai cani.

Il governo del Queensland prevede di completare la revisione delle leggi sulla biosicurezza entro il 2026, ma la controversia è già esplosa: tra chi sogna un dingo come animale da compagnia e chi teme di snaturare uno dei simboli più autentici della fauna australiana.