KIEV - È stato un fine settimana complicato per gli ucraini, che hanno visto arrivare attacchi missilistici in diverse zone del paese da parte dell’esercito russo.

È stata colpito il centro della città di Odessa, sito del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, ferendo alcune persone e danneggiando edifici storici, quali la sala della Filarmonica e riducendo in macerie l’ottocentesco Hotel Bristol.

Di “attacco assolutamente deliberato da parte di terroristi russi”, ha parlato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nelle stesse ore è stata bersagliata anche la città di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina.

Un ulteriore attacco russo, nella regione di Poltava, ha inolre danneggiato infrastrutture energetiche nel distretto di Myrhorod, provocando feriti e la morte di almeno 11 persone, in un bilancio ancora provvisorio.

Mentre continuano le incursioni, si prosegue anche nella ricerca di una strada verso la pace, con Keith Kellogg, inviato speciale del presidente Trump per l’Ucraina, che ha dichiarato che porre fine alla guerra è nell’interesse del mondo intero.

Kellogg ha anche detto di voler fare progressi: “Vorrei dire che si tratta di mesi, non di anni. Vorrei credere che possiamo ottenere qualcosa nel breve termine entro 100 giorni vorrei determinare a che punto siamo: tregua o pace duratura”, ha auspicato. 

Da parte sua il presidente ucraino, ha avvertito che escludere il suo Paese dai colloqui tra Stati Uniti e Russia sulla guerra sarebbe “molto pericoloso” e ha chiesto ulteriori discussioni tra Kiev e Washington per definire un piano. Zelensky ha accusato la Russia di non volersi impegnare in colloqui per il cessate il fuoco o discutere qualsiasi tipo di concessione. Donald Trump potrebbe portare Vladimir

Putin al tavolo delle trattative con la minaccia di sanzioni che colpiscano il sistema energetico e bancario russo, nonché il continuo sostegno all’esercito ucraino.

“Penso che questi siano i passi più vicini e più importanti”, ha affermato Zelensky. Osservazioni, quelle del presidente ucraino, che sono arrivate a seguito dei commenti di Trump, che ha affermato che i funzionari americani e russi stavano “già parlando” di porre fine alla guerra. Trump ha assicurato che la sua amministrazione ha avuto discussioni “molto serie” con la Russia.

“Possono avere le loro relazioni, ma parlare di Ucraina senza di noi è pericoloso per tutti”, ha concluso Zelensky.