Quando si parla di Iva Zanicchi, non si parla solo di una cantante: si parla di una donna che ha vissuto e raccontato la propria vita senza filtri, con ironia e autenticità. Dai successi musicali agli episodi più curiosi della televisione italiana, Iva si racconta con schiettezza e leggerezza, senza mai prendersi troppo sul serio, come se stesse chiacchierando con un’amica davanti a un caffè.
Uno dei temi più discussi della carriera di Iva è la presunta rivalità con Mina. Con la sua consueta schiettezza, Iva racconta: “Lei è un mito perché si è ritirata nel momento giusto… ogni anno fa uscire un disco, la Tv tutte le sere... e le dico: ‘Tu resti lì, a Lugano, non ti muovere!’”.
Alla domanda se l’invidia abbia avuto un ruolo, risponde: “Invidia no, a volte ho provato rabbia”. Esemplare di Iva, che non si nasconde dietro mezze parole: riconosce la grandezza dell’altra, ma rivendica con eleganza la propria strada, dimostrando una sicurezza che pochi riescono a raccontare con tanta naturalezza. È un equilibrio tra ammirazione e orgoglio personale, che rende il suo racconto molto umano e credibile.
Uno degli aneddoti più famosi della televisione italiana riguarda la puntata di Carramba che fortuna, in cui Iva, sotto l’effetto (o la finta) di un mago ipnotizzatore, si alza e va a ‘fare la pipì’ dietro un divano. Lei lo racconta oggi con ironia: “Ero una grande attrice, ho convinto tutti”. “Ho volutamente esagerato”, ammette con il sorriso, dimostrando una capacità rara di ridere di se stessa. Un episodio che poteva essere imbarazzante e invece è diventato leggenda proprio per la spontaneità e il carattere teatrale di Iva. Racconti come questo mostrano la sua forza scenica anche fuori dal palco e il senso di divertimento che sa trasmettere al pubblico, rendendola una figura ancora viva nella memoria collettiva.
I rapporti con colleghi e colleghe hanno sempre avuto un posto speciale nel cuore di Iva. Con una risata racconta di aver ricevuto una telefonata da Ornella Vanoni: “Mi ha chiesto ‘ma sei viva?’”. Una battuta che nasconde rispetto, tempo condiviso e tanti ricordi in comune. Iva non ha paura di mostrare questi lati meno noti della vita dietro le quinte, offrendo al pubblico uno spaccato sincero e divertente. Questi momenti, apparentemente leggeri, rivelano la profondità dei legami umani costruiti in decenni di carriera e di esperienze condivise con chi, come lei, ha scelto di vivere sotto i riflettori.
In mezzo a risate e ricordi, però, Iva tira fuori anche momenti meno leggeri: “Le tasse le ho sempre pagate, ma persone che consideravo come genitori mi hanno fregato… ho chiesto prestiti, e ho saldato un conto da sette miliardi e 500 milioni di lire». Un affresco vero: la bellezza del palcoscenico non cancella la fatica, le scelte sbagliate e la necessità di rialzarsi. Come lei stessa dichiara: “Cade, si rialza e ne ha per tutti”. Alle domande sul ritorno di un programma storico come Ok! Il prezzo è giusto, critica con ironia: “Come può esistere senza di me? Sarà un flop tremendo”. In queste parole si intrecciano umorismo e rivendicazione di un ruolo che non vuole essere marginale.
Ciò che colpisce, in questa chiacchierata, è l’assenza di retorica. Iva non fa l’eroina, non si lamenta, non si sottrae. Racconta il successo (“Zingara l’ho cantata io, non dimentichiamolo”), i passi falsi, la consapevolezza di chi ha scelto di essere protagonista. E lo fa con quel tono leggero che conquista: “Sono stata una grande attrice - ribadisce della celebre ipnosi -. Mi sono alzata, ho fatto la scena”. In un’epoca in cui tutto è spesso troppo serio, l’Aquila di Ligonchio dimostra che scegliere di ridere di sé è parte del mestiere e che la vita va affrontata con leggerezza, senza perdere mai la propria voce. Iva riesce a far percepire a chi la ascolta il ritmo della sua carriera e della sua vita, fatta di alti e bassi, successi e momenti difficili.
La sua ironia e la capacità di raccontarsi senza filtri permettono di percepire anche la dimensione privata di una figura pubblica che ha attraversato decenni di musica, televisione e costume italiano. Insomma, parlare con lei significa intraprendere un viaggio tra palco e camerini, tra microfono e confessioni. Non solo ‘la cantante’: una donna che ha voluto essere protagonista, che ha saputo mettersi in discussione, che ha abbracciato gli alti e bassi come parte della storia. Le citazioni di Iva sono integrate per dare voce direttamente alla sua personalità e al suo humour, rendendo la conversazione viva, più che una semplice intervista.
Alla fine, resta un’immagine: Iva Zanicchi che sorride, incurante dell’età, convinta che “il meglio deve ancora venire”. Non perché sia presuntuosa, ma perché ha deciso che non è il tempo a decidere per lei. La rivalità con Mina? Un’occasione per riflettere. L’episodio in Tv? Una storia da raccontare. Le tasse? Un capitolo concluso. E mentre il microfono si chiude, si capisce che, tra battute, ricordi e riflessioni, la vera protagonista è la sua voce: quella che ha scelto di non spegnersi, capace di emozionare e divertire ancora oggi.