MELBOURNE - Il comandante in capo della Polizia del Victoria, Mike Bush, è finito ancora una volta al centro di critiche per l’uso dell’elicottero di servizio. Dopo aver già chiesto scusa per un volo verso Hobart utilizzato per partecipare a una conferenza, il commissario ha dovuto ammettere di aver effettuato un secondo viaggio e di aver autorizzato un volo separato per sua moglie.

Nel mese di ottobre Bush aveva riconosciuto che la decisione di volare a Hobart con l’elicottero della Polizia era “sbagliata”, affermando che avrebbe dovuto “essere più paziente e prendere un volo di linea”. 

Dopo le scuse, il comandante in capo aveva affermato di aver usato l’elicottero solo in un’altra occasione, per recarsi a Porepunkah a seguito dell’uccisione di due agenti di Polizia, lo scorso agosto. 

Ora in una nuova dichiarazione, rilasciata dopo le rivelazioni della stampa giovedì scorso, il commissario ha confermato di aver utilizzato il velivolo anche il 29 luglio, spiegando che si trattava di un’operazione programmata per familiarizzare con la flotta aerea e con le unità speciali della Forza.

“Questa giornata era dedicata a comprendere meglio come funzionano le nostre unità d’élite e non è stata effettuata per scopi personali”, ha precisato Bush, aggiungendo che l’esperienza diretta “in volo” era necessaria per acquisire una reale comprensione delle modalità operative dell’Air Wing.

La Polizia dello Stato ha sostenuto la sua versione, sottolineando che la flotta del Victoria è “altamente specializzata e diversa” da quella gestita da Bush in Nuova Zelanda, motivo per cui si è reso necessario il sopralluogo.

Più controversa la questione del volo di 10 minuti effettuato il 28 giugno dalla moglie del commissario, che avrebbe accettato un invito da parte di un alto ufficiale dell’unità aerea. La Polizia ha precisato che Bush non era a bordo in quell’occasione e che si trattava di un volo dimostrativo a cui partecipavano anche due agenti neozelandesi in visita.

Le critiche si sono intensificate nelle ultime settimane, in particolare dopo che Bush - subentrato a Shane Patton lo scorso giugno - aveva promesso una riforma interna per ricostruire la fiducia dei cittadini. Secondo un recente sondaggio, solo il 61,9% della popolazione del Victoria dichiara di avere fiducia nella Polizia statale.

Di fronte alle nuove accuse, Bush ha ribadito di voler “essere trasparente” e di continuare il lavoro per rafforzare la credibilità e l’integrità dell’istituzione che guida.

In base a indiscrezioni, alcuni poliziotti del Victoria sarebbero furiosi con il nuovo capo per i voli non dichiarati, con uno di questi che ha descritto il volo della moglie di Bush, una “gita di piacere”.

Le ultime rivelazioni hanno suscitato la reazione stizzita della ministra della Giustizia Sonya Kilkenny che ha detto che, in questa occasione, “Mike Bush ha disatteso le aspettative del governo Allan”. Kilkenny ha comunque ribadito che il comandante in capo continua a godere della fiducia del governo: “Quello che posso dire è che sta svolgendo un buon lavoro”, ha detto.

Il leader dell’opposizione Brad Battin ha commentato la vicenda dicendo: “Nel Victoria siamo in piena crisi del crimine e il pubblico dovrebbe avere la massima fiducia nella leadership della Polizia statale, e mentre il comandante in capo sta ristrutturando le Forze sotto rigide restrizioni di bilancio, i residenti del Victoria necessitano trasparenza e responsabilità”.

Bush, un ex comandante della Polizia neozelandese, è stato nominato alla guida della Polizia del Victoria lo scorso maggio, dopo un periodo turbolento per i vertici delle Forze dell’ordine statali.

In febbraio l’ex commissario capo Shane Patton rassegnò le dimissioni dopo che gli fu comunicato che non avrebbe ricevuto offerta per un rinnovo della carica.  

Il suo vice, Rick Nugent, che sembrava destinato a rimanere come comandante in capo effettivo, lo scorso aprile ha fatto sapere di non volere la promozione.