KIEV - Due missili balistici hanno colpito il centro cittadino intorno alle 10:15 del mattino (ora locale), mentre la popolazione si radunava per celebrare la Domenica delle Palme.

Immagini ufficiali mostrano file di sacchi neri lungo la strada e corpi avvolti in coperte termiche tra le macerie. Video diffusi mostrano i vigili del fuoco intenti a spegnere le carcasse di auto bruciate, circondati da edifici gravemente danneggiati.

Il Servizio statale per le emergenze ha confermato la morte di 32 persone, tra cui due bambini, e il ferimento di altre 99, sette dei quali minorenni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le operazioni di soccorso non si sono ancora concluse, condannando l’attacco come un crimine atroce contro civili innocenti.

“Solo feccia può agire così, togliendo la vita a persone comuni”.

Andriy Yermak, capo dell’ufficio presidenziale, ha aggiunto che nell’attacco sarebbero state utilizzate anche munizioni a grappolo, anche se tale informazione non è stata verificata in modo indipendente.

Zelensky ha invocato una risposta globale: “I colloqui non fermano i missili. Serve un atteggiamento verso la Russia degno di uno Stato terrorista”.

Fonti russe hanno fornito una differente versione dei fatti, dichiarando che l’attacco è stato portato nei confronti di militari della 117a brigata delle Truppe dell’Ucraina, radunatisi nell’edificio in occasione di una cerimonia di consegna di onorificenze.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito l’episodio una minaccia al processo di pace mediato dagli Stati Uniti.

L’attacco è avvenuto a poche ore dalle accuse reciproche tra Mosca e Kiev sulla violazione di una tregua parziale sulle infrastrutture energetiche, segno delle difficoltà nel raggiungere un accordo per mantenere il cessate il fuoco.