La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è un evento annuale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per diffondere la cultura enogastronomica italiana all’estero. Per la sua decima edizione quest’anno, l’approccio è più flessibile con eventi organizzati in periodi diversi dalle ambasciate, dai consolati e dagli istituti italiani nel mondo, invece di una singola data fissa come è avvenuto in passato.
L’obiettivo è sempre quello di valorizzare la cucina italiana, le sue produzioni agroalimentari e i valori della dieta mediterranea per la tutela della salute, nel quadro di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile.
Accanto agli aspetti legati alla salute e alla sostenibilità viene data enfasi al tema delle tradizioni, in sinergia con il programma del ‘turismo delle radici’ che mira a mettere in rilievo il ruolo che le nostre comunità all’estero hanno dato alla diffusione del patrimonio agroalimentare italiano nel mondo.
Il nuovo approccio punta a garantire maggiore capillarità, partecipazione e visibilità alla cucina italiana nel mondo. Inoltre, proprio come la prima edizione della settimana di eventi, celebrata nel novembre 2016, anche quest’anno si intende valorizzare le tematiche sviluppate con successo durante l’Expo di Milano nel 2015: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio e biodiversità.
A Melbourne la presentazione dell’evento annuale si è tenuta giovedì scorso 4 settembre, presso i locali di 48h Pizza e Gnocchi Bar a South Yarra, dei soci Fabio Biscaldi e Michele Circhirillo, executive chef pluripremiato per le sue pizze prelibate, inclusa una preparata al G7 agroalimentare di Ortigia, lo scorso anno, per la presidente italiana del Consiglio Georgia Meloni.
La regia della serata, veramente piacevole, è stata affidata al Com.It.Es. Victoria e Tasmania nelle persone del presidente Ubaldo Aglianò e della consigliera Emanuela Merlatti, i quali hanno anche introdotto il giornalista enogastronomico Renato Rocco. In collegamento dall’Italia, anche il giornalista Luciano Pignataro che ha presentato il suo libro La pizza: una storia contemporanea e il senatore italiano Bartolomeo Amidei.
La console generale d’Italia a Melbourne Chiara Mauri, presente all’evento, ha affermato che “non sarà soltanto una settimana, ma un trimestre dedicato alla promozione del nostro patrimonio enogastronomico”.
“Quello di oggi è un evento denso di significato che dà il via ai prossimi tre mesi e non vediamo l’ora di svelare al pubblico quale sarà la programmazione, incentrata sul nesso tra la nostra cucina e il concetto di benessere e salute”, ha aggiunto la Console.
“Avremo eventi che coinvolgeranno ristoranti italiani di Melbourne che hanno ricevuto il riconoscimento di ospitalità italiana, un marchio che certifica l’utilizzo nelle loro cucine di prodotti assolutamente Made in Italy e importati dal Belpaese – ha continuato la console Mauri –. Avremo la Melbourne Italian Festa che ci offrirà un palcoscenico straordinario per promuovere il nostro street food, fatto di pizza, arrosticini e cannoli”.
Bollicine, vini fermi e tanto cibo all’evento inaugurale di giovedì scorso con l’infaticabile Michele Circhirillo (chef responsabile a bordo della nave Amerigo Vespucci della Marina italiana, salpata da Doha, e di Villaggio Italia nel 2024, ndr), che oltre a sfornare pizze straordinarie – inclusa quella dedicata a Giorgia Meloni con porchetta di Ariccia e marmellata d’arancia, “perché ci voleva un ingrediente siciliano” –, ha servito anche un anche un risotto con i tartufi e la stroncatura con la ‘nduja, un piatto tipico calabrese con una pasta realizzata con i residui di farina e crusca della molitura del grano, ai quali si aggiungono frumento integrale e semola che donano un aspetto rustico e permettono di ottenere un formato spesso e consistente, molto particolare.
Presente anche Nicola Carè, deputato del Partito democratico, eletto nella circoscrizione Estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, che ha riassunto la serata da 48h Pizza e Gnocchi Bar a South Yarra, in maniera ineccepibile, affermando: “La cucina è uno dei linguaggi più potenti della nostra diplomazia culturale: unisce le persone, racconta il nostro Paese e ne rafforza i legami con il mondo”.