MELBOURNE - Stando al rapporto della polizia, giovedì pomeriggio, il giovane sarebbe entrato nell’Aeroporto di Avalon, a ovest di Melbourne, attraverso un’apertura nella recinzione di sicurezza, cercando poi di salire a bordo di un volo per Sydney.
Il 17enne è stato bloccato a terra e trattenuto da un gruppo di passeggeri e dal pilota fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Oggi, il ragazzo è comparso davanti al tribunale dei minori con diverse accuse, tra cui il controllo illecito di un aeromobile, messa in pericolo della sicurezza di un volo, allarme bomba e possesso illegale di un’arma da fuoco. Non ha fatto richiesta della libertà su cauzione e dovrà comparire nuovamente il 21 marzo.
I documenti dell’accusa rivelano che il giovane avrebbe anche piazzato un falso ordigno esplosivo artigianale e minacciato passeggeri ed equipaggio. Avrebbe inoltre rubato due fucili calibro 12 e un fucile da caccia, detenuto munizioni e commesso infrazioni stradali.
Durante l’udienza, vestito con una camicia bianca e pantaloni neri, il ragazzo è rimasto in silenzio, parlando solo per confermare che non avrebbe chiesto la libertà provvisoria.
L’incidente ha sollevato dubbi sulla sicurezza dell’Aeroporto di Avalon (Greater Geelong), il secondo in ordine di grandezza del Victoria, la cui amministrazione ha dichiarato di star collaborando con la polizia per fare luce sull’accaduto. Un esperto di sicurezza aerea ha definito la breccia “inaccettabile”.
Filmati dell’arresto mostrano il giovane con una giubbetto ad alta visibilità.
La polizia ha riferito che il ragazzo è salito sulla scaletta dell’aereo e ha parlato con un assistente di volo. I passeggeri hanno raccontato che si è innervosito quando non è riuscito a fornire un biglietto o un documento d’identità.
Uno dei passeggeri, ha aiutato il pilota e il personale di bordo a immobilizzarlo. Provvedendo a gettare il fucile giù per la rampa d’imbarco.
L’aeroporto ha ripreso le operazioni regolari con misure di sicurezza rafforzate.