MELBOURNE – La Sardegna è una delle cinque ‘blue zones’ al mondo, con uno dei tassi più elevati di longevità al mondo. Le altre sono l’isola di Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica, l’isola di Icaria in Grecia e Loma Linda in California.
Dalla dieta equilibrata al forte senso di comunità, i centenari sardi custodiscono segreti che ancora oggi sono tutti da scoprire e analizzare.
La Sardinian Cultural Association (SCA), in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne (ICCI Melbourne), con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, ha presentato nella splendida cornice di Farm Viganò, giovedì 16 ottobre, ‘The Longevity Project’, una nuova iniziativa culturale che esplorerà i segreti di queste incredibili aree geografiche in cui le persone vivono vite più lunghe, sane e connesse.
Il percorso per la SCA e ICCI Melbourne non poteva che partire dalla Sardegna, per divulgare lo stile di vita dei sardi in tutto il mondo.
Una vera e propria celebrazione dell’antica arte di fare la pasta con tre ospiti d’eccezione, come Simonetta Bazzu, ambasciatrice della panificazione e fondatrice di Vittoria Arimani, un progetto di ricerca sulle tradizioni alimentari sarde per mettere fine all’immigrazione obbligata di molti giovani per mancanza di prospettive sull’isola.
E poi ancora, Mario Pinna, mastro pastaio del Pastificio Pinna di Ozieri e sua moglie Caterina Pinna, mastra pasticcera e custode delle tradizioni legate ai dolci delle festività.

Simonetta Bazzu, ambasciatrice della panificazione e fondatrice di Vittoria Arimani
I tre ospiti hanno diviso i numerosi partecipanti alla serata in tre gruppi, attorno ad altrettanti tavoli, per una dimostrazione pratica di pasta fatta in casa, mentre spiegavano la filosofia della lentezza, della connessione e del benessere autentico, svelando i segreti dello stile condiviso dalle comunità più longeve del mondo.
Dopo tanto lavoro manuale, gli ospiti hanno cominciato ad avere appetito, sono quindi arrivati ricchi antipasti con pane carasau e i famosi culurgiones preparati da Mauro Sanna, vicepresidente della SCA e titolare di Pausa Pranzo a Preston.
I vini serviti, rigorosamente sardi, sono stati Vermentino e Cannonau, quest’ultimo se consumato in moderazione rappresenta l’elisir di lunga vita grazie alla sua alta concentrazione di polifenoli, antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e contribuisce ad aumentare il colesterolo ‘buono’ (HDL) e a ridurre quello ‘cattivo’ (LDL).

Una foto dalle delizie proposte durante l’evento
Entrambi i vini offerti da Twelve Bottles, la compagnia di importazione e distribuzioni di vino di proprietà del sardo Ignazio (Ian) Deiana.
I tre ospiti sardi ci hanno spiegato, durante la parte conviviale della serata, che i fattori chiave della proverbiale longevità sarda sono la dieta tradizionale, ricca di prodotti freschi, frutta verdura, legumi e cereali integrali, un uso frequente di erbe e olio d’oliva, e formaggi locali.
Inoltre, uno stile di vita attivo per gli anziani che continuano a svolgere lavori manuali e attività all’aria aperta, coltivando orti o accudendo animali. L’isolamento genetico, associato alla mancanza di un particolare enzima, potrebbe aver contribuito alla longevità. Il forte senso della famiglia, della comunità e della fede sono considerati elementi fondamentali per il benessere emotivo, il senso di scopo e un atteggiamento rilassato.

Al microfono, la segretaria generale di ICCI Melbourne Veronica Misciattelli. Accanto a lei, Mauro Sanna, vicepresidente della SCA
Nel suo intervento Simonetta Bazzu, che ha studiato Legge a Milano e ha lavorato nella compagnia edile del padre, prima di tornare in Sardegna e fondare Arimani, ha spiegato le ragioni del nome che in gallurese significa ‘ieri’, svelando anche un altro segreto del benessere.
“Perché è vero che sono una donna di oggi, ma lavoro come le mie nonne di ieri. E questo mi è emoziona sempre – ha raccontato –. Perché ho costruito Arimani sulla mia famiglia, sul mio popolo e so solo che la mia vita è perfetta. Adesso la mia vita è perfetta. E quante persone nel mondo possono dire che hanno una vita perfetta? Eppure, io faccio solo la pasta, tutti i giorni cucino e faccio la pasta. È la cosa più semplice che si possa fare e la mia vita è perfetta, ho qualità del tempo e, quando sono libera e sono con la mia famiglia o i miei amici, sono felice e la mia testa è rivolta soltanto a loro”.