Le monete come Dogecoin, Shiba Inu e Pepe si basano su un’immagine (un meme appunto) simpatica che le rende appetibili per coloro che cercano qualcosa di diverso dagli investimenti tradizionali. Tra le motivazioni principali che attraggono i membri della cosiddetta ‘Generazione Z’ troviamo il fascino della novità, della libertà e della possibilità di un guadagno veloce, in un contesto dove proprio l’immediatezza e la gratificazione istantanea la fanno da padrone.
A differenza delle criptovalute più serie come Bitcoin o Ethereum, che richiedono una certa conoscenza tecnica e una valutazione più ponderata, le meme coin si presentano come un’opportunità di guadagno rapido spesso alimentato da una forte componente emotiva e comunitaria. Il potere dei social media è infatti il vero segreto del successo estemporaneo di alcune di queste monete: X, TikTok o Reddit, sono luoghi di discussione che nei tempi recenti sono arrivati a creare veri e propri movimenti di massa.
A chi obietta che non vi è alcun valore intrinseco sottostante, la risposta è che il valore sta nel potere della comunità e nello spasmodico e forse artefatto interesse che essa spinge su uno specifico asset. Nonostante si sia auto-definito il primo presidente crypto-friendly della storia, non è detto che Donald Trump fosse a conoscenza delle caratterische delle meme coin, ma certamente lo erano i suoi collaboratori, i quali, in concomitanza con il suo insediamento alla Casa Bianca dello scorso 20 gennaio, hanno lanciato una moneta con la sua immagine chiamata $TRUMP. Un trionfo annunciato che hanno tentato di emulare a pochi giorni di distanza con $MELANIA, dedicata alla first lady, che però non ha riscosso i medesimi risultati. La moneta del miliardario, proposta sulla piattaforma di Solana ad un prezzo iniziale di 10 dollari americani, è arrivata in meno di due giorni a toccare quasi i $75, per poi ritracciare a $40, risalire a $60 e poi scendere inesorabilmente.
Al momento in cui vi scriviamo, a tre settimane dal lancio, il prezzo è di $15. Le meme coin sono esattamente questo, come essere sulle montagne russe insomma e anche al casinò. E al casinò l’unico che vince sempre è il banco, in questo caso la Trump Organisation la quale ha generato un miliardo di monete, ma ne ha messe in circolazione solo 200 milioni, con le restanti saldamente nelle mani dei creatori che a partire da aprile potranno inziare a vendere a discapito di chi ha acquistato ora.
Nel frattempo l’azienda ha già intascato le commissioni di compravendita, secondo voci di corridoio ben 58 milioni di dollari. Quanto accaduto ha fatto storcere il naso a molti che pensano che una tale commistione tra potere pubblico e interessi privati non dovrebbe accadere, ancora peggio in quanto fatta alla luce del sole. Ma la maggioranza degli americani ha votato Trump e sa bene che il personaggio è questo, prendere o lasciare.
Questo articolo contiene opinioni personali dell’autore che non devono costituire la base per prendere decisioni di investimento. Ricordiamo che l’intento di questa rubrica non è quello di dare consigli finanziari, ma semplicemente analizzare il mondo delle criptovalute per renderlo accessibile a tutti.