NEW YORK - I due emendamenti garantiscono la libertà di espressione e il diritto al possesso di armi.

Tuttavia, questa iniziativa sta sollevando dubbi legali, poiché potrebbe violare le norme che proibiscono ogni incentivo in denaro offerto ai cittadini per registrarsi al voto.

La petizione richiede che i firmatari siano elettori registrati in stati chiave come Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin, tutti decisivi per l’elezione presidenziale del 2024.

Secondo alcuni esperti legali, la promozione potrebbe essere considerata come un tentativo di influenzare l’elettorato, violando in tal modo le leggi federali.

Daniel Weiner del Brennan Center for Justice ha dichiarato che l’iniziativa di Musk potrebbe rientrare nel divieto federale di pagare le persone per registrarsi al voto.

Di parere contrario Brad Smith, professore alla Capital University Law School, che sostiene che firmare la petizione è sufficientemente distante dalla registrazione al voto e quindi non costituisce una violazione.

Il dibattito rimane diviso, mentre alcuni esperti ritengono che l’iniziativa sia legale poiché la registrazione al voto non è direttamente incentivata, altri, come il professore di diritto Richard Hasen, affermano che il concorso può essere interpretato come un pagamento illegale.

Hasen sostiene che il fatto di richiedere che i partecipanti siano elettori registrati in stati strategici solleva un ragionevole dubbio sulla legalità della proposta.

Il governatore democratico della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha definito l’iniziativa “profondamente preoccupante” e ha chiesto l’avvio di un’indagine.

La questione rimane controversa, dal momento che Musk continua a sostenere apertamente Donald Trump e la sua organizzazione politica PAC America, il cui fine è quello di mobilitare gli elettori negli stati chiave.