MELBOURNE – Sarebbe stata raggiunta una faticosa tregua nella cosiddetta ‘guerra del tabacco’, nel Victoria, dopo che i massimi protagonisti rimasti in campo, si sarebbero uniti in un unico cartello controllato dal boss del crimine organizzato in esilio, Kren ‘Kaz’ Hamad.

Due fonti malavitose avrebbero confermato l’accordo di cooperazione tra i due gruppi rivali nel tentativo di monopolizzare il mercato nero, multimilionario, delle sigarette di contrabbando.

L’intesa fa seguito a una campagna del terrore durata due anni, orchestrata da Hamad da remoto, con incendi dolosi e sparatorie che, secondo le indiscrezioni, avrebbe costretto alla ritirata la famiglia Haddara, maggiore rivale del boss in esilio, dopo l’omicidio di Sam ‘The  Punisher’ Abdulrahim, collegato a vari incendi di dolo nelle tabaccherie controllate da ‘Kaz’, lo scorso gennaio, in un parcheggio a Preston, interpretato come un avvertimento.

Secondo la polizia sono passati due mesi dall’ultimo incendio di dolo in una tabaccheria; ce ne sono stati 133 a partire dal marzo 2023, collegata alla guerra del tabacco.

Le tabaccherie sotto il controllo di Hamad sembra siano vittime di un’estorsione che li costringerebbe a pagare una ‘tassa’ di $5000 al mese per continuare a vendere le sigarette illecite, fornite dallo stesso boss malavitoso, un mercato di centinaia di milioni di dollari l’anno. 

Il nuovo cartello allargato avrebbe incluso uno dei maggiori rivali di Hamad, una famiglia criminale dei quartieri a ovest di Melbourne, che  secondo le accuse avrebbe due membri incriminati di una dozzina di reati collegati alla guerra del tabacco. Un ‘uomo d’affari’ con interessi in 400 tabaccherie illecite a livello nazionale si sarebbe associato al sindacato di ‘Kaz’, dopo l’uscita di scena dei suoi precedenti partner, la famiglia Haddara, dal mercato delle sigarette di contrabbando, a seguito di incendi dolosi nei loro punti vendite legittimi e illeciti.

Un altro alleato interstatale che controlla una sessantina di tabaccherie nel Victoria, NSW e Queensland, si sarebbe unito al gruppo controllato da Hamad, già nel 2023.

La cosiddetta “guerra del tabacco” è scoppiata dopo che una serie di organizzazioni criminali mediorientali e club motociclistici si sarebbero unite in una sorta di consorzio per contrastare il dominio di Hamad, che stava ancora scontando una pena carceraria di otto anni per traffico di stupefacenti, nel traffico illecito di sigarette di contrabbando. Il quarantenne, dopo la scarcerazione, è stato deportato in Iraq e, secondo le indiscrezioni, assieme al cugino Ahhmed Al Hamza, avrebbe istituito dal Medio Oriente, a partire dal 2022, una rete criminale a Melbourne.

Con l’intesa raggiunta il prezzo delle sigarette di contrabbando, dagli $11 ai $13 a pacchetto, se pagati in contanti o con carta di credito, sarebbe destinato ad aumentare.

Dall’inizio della guerra del tabacco, la task force Lunar, della Polizia del Victoria ha arrestato 130 persone e sequestrato sigarette, tabacco e vapes illegali, per un valore di $50 milioni.