GAZA - Un ostaggio israeliano ancora prigioniero a Gaza “è stato ucciso in circostanze misteriose” nelle zone di combattimento, quindi presumibilmente nel Nord della Striscia: lo riporta l’emittente qatarina Al Jazeera, citando “fonti delle Brigate Al-Qassam”. Secondo la testata, è in corso un’indagine per accertare l’accaduto, ma le Brigate Al-Qassam non hanno intenzione di rendere noto il nome dell’ostaggio morto “per ragioni di sicurezza”. 

Intanto continua il pressing della comunità internazionale per una tregua, giorni dopo l’uccisione da parte di Israele del leader di Hamas, Yahya Sinwar, un nuovo tour in Medio Oriente del segretario di Stato americano Antony Blinken. È l’undicesimo viaggio nella regione del capo della diplomazia Usa da quando è scoppiata la guerra un anno fa, a sole due settimane dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Una svolta potrebbe essere una spinta importante per la vicepresidente Usa e candidata dei democratici Kamala Harris, in corsa contro Donald Trump. 

Nella regione è arrivato anche il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani per incontrare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e il premier palestinese Muhammad Mustafa. Israele ha fornito all’Italia rassicurazioni “sulle modalità operative dell’esercito israeliano nel sud Libano attorno alle installazioni di Unifil”, si apprende da fonti della Farnesina al termine dell’incontro con Netanyahu. 

Le operazioni israeliane contro Hezbollah “non si concluderanno a breve”, ha spiegato Tajani dopo l’incontro, “Anche in conseguenza dell’attentato a Netanyahu”. Il riferimento è all’attacco con un drone compiuto sabato scorso dalla milizia sciita contro la residenza del capo del governo israeliano a Cesarea. 

Tajani ha illustrato la soluzione dell’Italia per il Libano e ha trovato l’attenzione di Netanyahu durante il colloquio con il premier israeliano a Gerusalemme, ha assicurato lo stesso ministro degli Esteri italiano nel corso di un incontro con la stampa. La proposta italiana per il Libano prevede il “rafforzamento dell’esercito libanese, l’elezione del presidente della repubblica e poi la creazione di un cuscinetto Unifil con più uomini e maggior potere e con regole di ingaggio diverse”, ha aggiunto Tajani.