BRISBANE - La nuova politica statale prevede anche che chi venga sfrattato per reati gravi non potrà fare domanda per un nuovo alloggio popolare per due anni.

Il ministro statale dell’Edilizia residenziale Sam O’Connor ha spiegato che la misura punta a tutelare la sicurezza dei residenti. “Vogliamo assicurarci che chi si comporta correttamente possa vivere in tranquillità”.

Le associazioni per il diritto alla casa hanno criticato la mancanza di consultazione pubblica e temono che la nuova linea possa spingere sulla strada i soggetti più vulnerabili. Karyn Walsh, responsabile dell’organizzazione no-profit Micah Projects, ha detto: “Questa politica non contribuirà a ridurre il fenomeno dei senzatetto e colpirà in modo sproporzionato chi è già in difficoltà”.

Il provvedimento prevede, tra le altre cose, l’espulsione immediata per chi commette reati gravi come aggressioni e spaccio o produzione di droga. In caso di comportamenti persistenti e lesivi, come danni intenzionali o linguaggio aggressivo, lo sfratto scatterà al terzo richiamo annuale, seguito da un blocco di 24 mesi per ulteriori richieste di alloggio.

Non verranno emessi avvisi verbali: ogni richiamo sarà scritto e l’inquilino nel periodo di sospensione dovrà dimostrare un cambiamento nel comportamento. Secondo il governo, nell’ultimo anno sono stati registrati danni per oltre 20 milioni di dollari in oltre 12mila abitazioni.

O’Connor ha assicurato che saranno previste eccezioni per chi ha bisogni complessi, ma il Queensland Council of Social Service ha espresso preoccupazioni per gli effetti su famiglie vulnerabili. Il Partito laburista ha criticato la misura definendola una riproposizione delle politiche dell’ex premier Campbell Newman.