Champagne per Peppino di Capri: ha appena compiuto 85 anni uno dei grandi interpreti italiani più amati nel mondo, il primo “rivoluzionario” della canzone napoletana, oltre 65 anni di carriera che si ha sempre voglia di festeggiare.

Un compleanno che Peppino, già entrato da tempo nella storia della musica con i suoi 15 Sanremo (record di partecipazioni, insieme a Milva e Toto Cutugno) coronati da due vittorie e il premio alla carriera del 2023, ha trascorso con gli affetti e gli amici più cari sull’amata isola pregustando un “regalo” davvero speciale. La sua straordinaria vita artistica sarà raccontata nella attesa fiction Rai, il cui titolo non poteva che essere che “Champagne”, brano sempreverde per antonomasia da oltre mezzo secolo. Le riprese del film Tv dureranno cinque settimane con set tra l’isola azzurra e Napoli e partiranno già a settembre. E proprio in questi giorni, fino al 4 agosto, è stato aperto il casting per cercare un “enfant prodige 2 del pianoforte, tra i cinque e gli otto anni, per impersonare il piccolissimo Giuseppe Faiella, questo il vero nome del cantante, che già nel 1943 si esibiva per le truppe americane di stanza a Capri durante la Seconda guerra mondiale. La fiction, produzione Rai con O’Groove, sarà diretta da Cinzia TH Torrini, regista che ha già firmato con successo il film dedicato a Gianna Nannini “Sei nell’anima”. E proprio per l’ultimo album della Nannini, che adora Peppino e il suo swing, di Capri ha firmato il brano “Stupida emozione”. 

Un’onda di affetto, stima e popolarità che si rinnova a ogni apparizione quella verso l’interprete di decine di successi: dalla fine degli anni ‘50, lanciando nuovi classici come “Malatia” all’esperienza con i Beatles nello storico concerto di Milano nel 1965, dalle vittorie sanremesi alle tante hit firmate da Mimmo di Francia, non solo “Champagne” ma anche “Tu” a “Me chiamm ammore”, “Magari”. Le sue canzoni, dall’immortale “Roberta” a “Let’s Twist Again” (il disco più venduto) ma soprattutto la voce dal timbro unico, hanno segnato un’epoca che non passa di moda, oltre a ricordi, e amori, di almeno tre generazioni. Come è accaduto lo scorso giugno quando l’artista è stato abbracciato dal pubblico di piazza Plebiscito, ospite del concerto di Renato Zero. Insieme hanno cantato “Luna caprese”, inedita delizia che gli assenti possono gustare grazie ai social ufficiali di Peppino.

Nato il 27 luglio 1939 nell’isola di Capri, è diventato popolare grazie dapprima alle sue interpretazioni dei classici napoletani in chiave moderna. Scoperto per caso nel 1958 dagli impresari di una casa discografica milanese in vacanza a Capri, ha debuttato con il gruppo “Peppino di Capri e i suoi Rockers”, ispirandosi a Buddy Holly (anche nell’aspetto) proponendo in lingua italiana i successi del rock’n’roll americano.

Successivamente Napoli e l’isola lo hanno adottato subito per il suo modo delicato di intonare le canzoni, comprese in un repertorio che andava da brani certamente tradizionali ad altri creati di suo pugno. Pochi come lui sono riusciti a conciliare, nei momenti più felici, la tradizione napoletana con le novità del rock’n’roll e del twist (l’indimenticabile “St Tropez”, simbolo di un’epoca). Nel 1959 conobbe in un locale di Ischia la 18enne torinese Roberta Stoppa, una modella con la quale andò a convivere; i due si sposarono nel 1961. Sul finire degli anni ‘60 la coppia affrontò un periodo di crisi, che culminò con l’inizio di una nuova relazione da parte di Peppino con una giovane studentessa napoletana, Giuliana Gagliardi. Durante un brevissimo periodo di riappacificazione con la moglie, concepì però con lei il primo figlio, Igor. Quando alcuni anni dopo Peppino e Roberta divorziarono, il cantante, sempre legato a Giuliana, si sposò con lei nel 1978 ed ebbero due figli: Edoardo e Dario. Come detto, Di Capri è stato l’unico cantante italiano a salire sullo stesso palco calcato dai Beatles, in occasione dei loro tre leggendari concerti italiani a Milano, Genova e Roma (1968). Egli, che era all’epoca tra i pochi rappresentanti del rock’n’roll tricolore, ha avuto l’onore di aprire i concerti dei “Fab Four” (John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr) di Liverpool.

Ma per Peppino Di Capri il vero successo è arrivato con le partecipazioni al Festival di Sanremo. Nel 1973 ha vinto con “Un grande amore e niente più”, e si è ripetuto nel 1976 con “Non lo faccio più”. Ha raccolto altri successi anche nei Sanremo successivi, con brani quali “E mo’ e mo’” (1985), “Il sognatore” (1987), “Evviva Maria” (1990) e “Favola Blues” (1991). Sempre nel 1991 ha rappresentato la canzone italiana in Europa, partecipando con “Comme è ddoce ‘o mare” all’Eurofestival. 

Ma la festa per lo splendido 85enne continuerà. Marisa Laurito, direttrice artistica del Trianon Viviani, ha deciso di aprire la prossima stagione del suo teatro della Canzone napoletana nel cuore di Forcella, venerdì 25 ottobre, con una serata speciale dedicata a Peppino di Capri, che riunirà numerosi artisti. Tra le prime adesioni che sono pervenute a Laurito, che sta organizzando l’appuntamento speciale, ci sono infatti Peppe Barra, Eugenio Bennato, Rosa Chiodo, Tullio De Piscopo, Christian De Sica, Enzo Gragnaniello, Lorenzo Hengeller, Pietra Montecorvino e Lina Sastri.