SYDNEY - Secondo il rapporto trimestrale del Bureau of Health Information del NSW, oltre 100mila persone sono in lista d’attesa per interventi chirurgici, un aumento del 7% rispetto all’anno scorso. L’emergenza si sta allargando nonostante un incremento del 3,6% delle operazioni nel primo trimestre del 2025.

Preoccupante è l’aumento del 151% dei pazienti che hanno superato i tempi clinicamente raccomandati: il loro numero è arrivato a 8.857.

“La riduzione delle liste d’attesa dopo la pandemia è stata possibile solo grazie a risorse straordinarie,” ha dichiarato Fred Betros, chirurgo e vicepresidente dell’Australian Medical Association NSW (AMA). “Si è ricorso a turni aggiuntivi e a convenzioni con strutture private, ma non è sostenibile con le risorse attuali”.

I tempi medi d’attesa sono saliti a 65 giorni per interventi semi-urgenti e a 322 giorni per quelli non urgenti.

Ci sono inoltre accuse di manipolazione dei dati sulle attese da parte di alcuni ospedali pubblici per rispettare gli indicatori di efficienza. “Ai medici viene chiesto di riclassificare interventi per guadagnare tempo. Ma così si nasconde il problema”, ha affermato Betros.

L’AMA propone soluzioni come maggiori finanziamenti, migliori condizioni di lavoro, più specialisti e misure preventive, tra cui una tassa sullo zucchero.

In risposta, il ministro statale della Sanità Ryan Park ha annunciato un investimento di 23 milioni di dollari per finanziare 3.500 interventi aggiuntivi. Park ha attribuito parte dell’aumento delle attese al ciclone Alfred e alla carenza di personale.

“Affrontare il problema degli interventi in ritardo è la nostra priorità sin dal primo giorno”, ha dichiarato il ministro.