PANAMA - Il presidente panamense, José Raúl Mulino, giovedì ha invitato gli Stati Uniti a mostrare rispetto, respingendo qualsiasi tentativo di collegare il suo Paese al conflitto geopolitico tra Cina e Stati Uniti, iniziato riguardo al passaggio delle navi nel Canale di Panama, e ora riacceso in seguito a una controversia sull’installazione di torri di comunicazione.
Mulino ha reagito a una dichiarazione rilasciata mercoledì dall’ambasciata statunitense a Panama, in cui si annunciava un progetto per sostituire le apparecchiature di telecomunicazione dell’azienda cinese Huawei “con tecnologia statunitense sicura”.
Il presidente - che ha ammesso che il progetto viene portato avanti nel quadro della cooperazione bilaterale - ha chiesto agli Stati Uniti di astenersi dal fare “dichiarazioni pubbliche su decisioni prese dal governo panamense”. Ha inoltre chiesto che “tanto meno” cerchino di “trascinare Panama in un conflitto geopolitico Cina-Usa”.
“Panama non fa parte di questo conflitto bilaterale. Basta così. Che combattano i loro conflitti a Washington o a Pechino, ma non nel cortile panamense – ha dichiarato il capo dello Stato in una conferenza stampa –. Ora dove stiamo andando, tutto è fatto dal governo Trump e tutto è finanziato dal governo Trump, quando questa è una bugia. Panama ha il suo governo, il suo territorio e non ci faremo coinvolgere in un problema internazionale di tale portata, che semplicemente non ci tocca e con cui non abbiamo nulla da giocare”.
Le parole fanno seguito a un documento della sede diplomatica Usa, che aveva messo in guardia dai potenziali rischi per la sicurezza in un progetto di telecomunicazioni in fase di sviluppo nel Darién e nella parte orientale di Panama. L’amministrazione di Donald Trump ha annunciato che sostituirà 13 apparecchiature di telecomunicazione della cinese Huawei a Panama “con tecnologia statunitense sicura”, nell’ambito di una campagna per “contrastare l’influenza maligna della Cina” sul continente.
Nel suo comunicato, l’ambasciata statunitense precisa che il progetto da 8 milioni di dollari è finanziato dal governo degli Stati Uniti ed è realizzato in collaborazione con il ministero della Sicurezza panamense. Ha aggiunto che consiste nella sostituzione delle apparecchiature di telecomunicazione in 13 punti del territorio panamense, aggiungendo sette torri di comunicazione in quattro province.
Il progetto sostiene la sicurezza di Panama, migliorando la sua capacità di combattere il traffico di droga, armi e persone e altre forme di criminalità organizzata. La dichiarazione afferma che gli Stati Uniti stanno lavorando “con i partner del nostro emisfero” per combattere il crimine, salvaguardare i nostri cittadini “e proteggere la sicurezza nazionale dei nostri Paesi dalla minaccia del Partito Comunista Cinese”.
A maggio, infatti, la Cina ha cercato di iniziare un’espansione della sua cooperazione con l’America Latina, durante un vertice del Forum Cina-Commonwealth degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac). Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato cinque programmi di cooperazione bilaterale e ha sottolineato che il suo Paese “sarà sempre un buon amico e un buon partner” della regione.